26/04/2014

Il romanzo gay pornografico nelle scuole: ne parla anche la Stampa

Anche il quotidiano La Stampa si è occupato della denuncia presentata congiuntamente dai Giuristi per la Vita e noi di Notizie Provita in merito alla diffusione all’interno di un liceo romano di un romanzo gay con contenuti altamente pornografici, totalmente inadatti all’età ed all’istituzione scolastica ed oltraggiosi a prescindere.

Queste iniziative sono importanti per cercare di tenere la posizione prima e respingere poi tutti gli attacchi all’integrità della famiglia e della persona.

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E’ un brano di un romanzo fatto leggere agli studenti – tredici/sedici anni – del Liceo Giulio Cesare di Roma. C’è stata una denuncia penale. Ma il Ministero della Pubblica Istruzione non ha niente da dire o da fare in proposito?

“(…) Nessuno avrebbe mai sospettato che quel muscoloso, ruvido, stopper della squadra di calcio dell’oratorio (…) la notte si stancava la mano sulle foto di Jimi Hendrix, Valerij Borzov e Cassius Clay. Pure, benché sapesse che Mariani Andrea non soltanto lo avrebbe respinto ma anche tradito e sputtanato, un pomeriggio, quando dopo la partita indugiò nello spogliatoio e si ritrovò solo con lui, Giose decise di agire – indifferente alle conseguenze. Si inginocchiò, fingendo di cercare l’accappatoio nel borsone, e poi, con un guizzo fulmineo, con una disinvoltura di cui non si immaginava capace, ficcò la testa fra le gambe di Mariani e si infilò l’uccello in bocca. Aveva un odore penetrante di urina, e un sapore dolce. Invece di dargli un pugno in testa, Mariani lasciò fare. Giose lo inghiottì fino all’ultima goccia e sentì il suo sapore in gola per giorni. Il fatto si ripeté altre due volte, innalzandolo a livelli di beatitudine inaudita”.  

Questo brano è contenuto in un romanzo che gli allievi di alcune prime classi del Liceo Giulio Cesare di Roma hanno dovuto leggere. Gli allievi delle prime classi del liceo vanno dai tredici ai sedici anni.

Di conseguenza l’associazione Giuristi per la Vita (www.giuristiperlavita.org) e l’associazione Pro Vita Onlus (www.notizieprovita.it) hanno presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma una denuncia per i reati previsti e puniti dagli artt. 528 e 609 quinquies del Codice Penale, aggravati ex art. 61, primo comma, n.9 del medesimo Codice, commessi da insegnanti del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma. Un comunicato spiega perché.

“In attuazione del documento dell’U.N.A.R., Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, che va sotto il nome di Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015), il quale prevede, tra l’altro, l’«arricchimento delle offerte di formazione con la predisposizione di bibliografie sulle tematiche LGBT e sulle nuove realtà familiari», alcuni docenti del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma, nelle prime classi del ginnasio (frequentate quindi da studenti di età compresa tra i quattordici – e forse qualcuno di tredici – ed i sedici anni), gli allievi sono stati obbligati a leggere un romanzo, a forte impronta omosessualista, dal titolo “Sei come sei” della scrittrice Melania Mazzucco (Edizioni Einaudi), alcuni passi del quale rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico…Si tratta di divulgazione di materiale dichiaratamente osceno, che non può non urtare la a sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni”.

E il Ministero della Pubblica Istruzione, non ha niente da dire o da fare in proposito?

Marco Tosatti

Fonte: La Stampa

 

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