01/05/2016

In gravidanza a seguito di FIV, muore per emorragia a Milano

Tragica notizia quella della morte di una giovane donna alla venticinquesima settimana di gravidanza a Milano.

Un’emorragia gastrica inarrestabile.

Le testate che la riportano ovviamente si interrogano sulle possibili cause. E’ stato un episodio di malasanità? C’è stata qualche colpa dei medici? Potevano salvarla e non l’hanno salvata?

Non vogliamo entrare nel merito della questione: non abbiamo competenza, non ci sono notizie certe, le indagini sono appena cominciate. Può darsi benissimo che si sia trattata di una tragica fatalità inevitabile. Può darsi benissimo che medici e strutture sanitarie non abbiano alcuna colpa. Può darsi che qualcuno abbia colpevolmente commesso un errore grave.

Ma c’è un ma.

Si dice solo en passant che la giovane signora era rimasta incinta di due gemelli a seguito di fecondazione artificiale.

E non si accenna minimamente all’ipotesi che l’emorragia possa essere considerata un effetto collaterale della “gravidanza artificiale”.

il Professor Pino Noia, ginecologo di fama internazionale e primario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (il “Policlinico Gemelli”) ha illustrato  in diverse occasioni, da un punto di vista strettamente scientifico, ancorato a dati ed evidenze oggettive e inoppugnabili, i rischi che si corrono a volersi mettere al posto di Dio nella procreazione artificiale.

I rischi li corrono i bambini, le donne che si prestano all’iperstimolazione ovarica per vendere gli ovuli, ma i rischi li corre anche la donna che porta avanti la gravidanza (per conto proprio o per conto terzi...)

Ecco alcuni dei dati che ben poco sono e saranno divulgati dall’informazione politicamente corretta, a cui – evidentemente – poco importa della salute femminile.

Rischi per le “donatrici” di ovuli (venditrici):

  • La fecondazione artificiale fa aumentare significativamente il rischio di tumore al seno (confermato da studi e metanalisi olandesi e norvegesi).
  • Dopo la iperstimolazione ovarica circa il 10% delle donne soffrono di complicazioni immediate, soprattutto della “sindrome da iperstimolazione” e più del 10% sono divenute sterili.
  • Le emorragie interne e il sovradimensionamento delle ovaie hanno portato anche alla morte.

Rischi per i bambini (si veda anche qui):

  • Per i bambini, concepiti artificialmente, aumenta considerevolmente il rischio di parto pretermine. In generale si riscontra una maggior difficoltà di sviluppo del feto e dopo la nascita si riscontrano più facilmente problemi di crescita, sia fisici che intellettivi e psichici.

E per le donne che portano avanti la gravidanza:

  • Durante una gravidanza ottenuta con ovodonazione aumenta il rischio di gestosi grave, gravidanza plurima e parti pretermine.
  • Se l’ovulo fecondato apparteneva ad un’altra donna, questi rischi si moltiplicano. E si aggiunge il rischio di ipertensione gestazionale e anomalie placentari.
  • Anche in donne giovani e in ottima salute, aumentano   significativamente i rischi suddetti e anche il rischio di emorragie post partum, placenta ritenuta, parto cesareo.

Magari in questa tragica morte di Milano, come abbiamo detto, il fatto che la gravidanza sia avvenuta a seguito di fecondazione artificiale non c’entra niente. Magari è solo una coincidenza.

Redazione


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