09/10/2012

In ricordo di Chiara Corbella Petrillo

La vita di Chiara, la sua storia, sono la prova che la Risurrezione di Cristo è un fatto tanto vero quanto reale

I numeri sono numeri: cioè hanno un significato. Profondo. Il 13 maggio è il giorno in cui sono cominciate le apparizioni di Maria a Fatima. Continuate ogni 13 del mese per sei mesi. Maria è apparsa a tre giovanissimi pastori: un maschietto e due ragazzine: Lucia, Giacinta e Francesco.
Francesco e Giacinta sono morti giovanissimi: hanno dedicato le loro sofferenze e la loro vita a Gesù perché attraverso di loro l’amore di Dio potesse continuare a vincere. A vincere la battaglia finale, quella che attende e spaventa ognuno. La battaglia contro la morte. La morte, ce lo dice il libro della Sapienza, non è stata creata da Dio ma è entrata nel mondo per invidia di satana. Dio stesso, autore e perfezionatore della fede, Dio in cui non ci sono tenebre perché c’è solo vita, ha combattuto e vinto la battaglia contro questo mostro diabolico che ci rende schiavi della paura e, quindi, del peccato.
La chiesa orientale celebra la vittoria sulla morte di Gesù risorto con un bellissimo saluto che dura tutto il periodo di Pasqua e cioè cinquanta giorni. Quando due persone si incontrano si salutano così:
Cristo è risorto! (dice il primo)
È veramente risorto! (risponde il secondo).
Il 13 giugno 2012 questo saluto si è fatto carne in una famiglia romana benedetta dalla fede. Una ragazza di 28 anni è stata chiamata da Dio a mostrare che è buono, che in lui non ci sono tenebre e che la morte è vinta. La vita di Chiara Corbella, la sua storia, sono la prova che la risurrezione di Cristo è un fatto tanto vero, tanto reale, che si ripete ogni volta che c’è un cristiano.
Con queste parole Chiara racconta il miracolo del suo matrimonio, della sua maternità, della sua fede, della sua morte: “libera dalle aspettative che mi ero creata ho potuto vedere con occhi nuovi quello che Dio voleva per me.
Poco dopo contro ogni nostra aspettativa superate le nostre paure abbiamo deciso di sposarci.
Nel matrimonio il Signore ha voluto donarci dei figli speciali: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, ma ci ha chiesto di accompagnarli soltanto fino alla nascita, ci ha permesso di abbracciarli, battezzarli e consegnarli nelle mani del Padre in una serenità e una gioia sconvolgente.
Ora ci ha affidato questo terzo figlio, Francesco che sta bene e nascerà tra poco, ma ci ha chiesto anche di continuare a fidarci di Lui nonostante un tumore che ho scoperto poche settimane fa e che cerca di metterci paura del futuro, ma noi continuiamo a credere che Dio farà anche questa volta cose grandi”.
“Grandi cose ha fatto il Signore per noi”, recita il salmo 125. Grandi cose ha fatto il Signore per Chiara.

di Angela Pellicciari

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