11/07/2015

Interviene Renzi: si accelera sulle unioni civili

“Ieri mattina dinanzi alla segreteria riunita, il premier ha detto con chiarezza che non ci saranno rallentamenti sulle unioni civili . Adesso il testo di legge Cirinnà dovrebbe uscire dalla commissione giustizia in Senato e andare in aula per la discussione generale prima della pausa estiva. Non c’è nessun rischio di slittamento del provvedimento”.

E’ quanto dichiara Micaela Campana, deputata Pd e responsabile nazionale welfare e diritti, sul quotidiano l’Unità di ieri.

La battaglia si preannuncia dura. Nonostante chiari segnali in senso contrario da grande parte della popolazione (in particolare dalla Piazza San Giovanni), Renzi sembra aver espresso la volontà ferma del Governo di procedere spediti con il testo proposto dalla Cirinnà in commissione giustizia. “Ce la faremo sicuramente”, commenta Monica Cirinnà. Altri, anche all’interno del Pd, giudicano necessario dialogare con chi a questo ddl si oppone, cercando magari un compromesso, una mediazione. Ma Michela Campana ammonisce: “non accettiamo mediazioni ideologiche al ribasso”.

In commissione giustizia intanto gli emendamenti da discutere sono stati dimezzati e si potrebbe iniziare a votare il testo delle unioni civili già in settimana.

Un testo che, ricordiamo, prevedendo le unioni civili tra persone dello stesso sesso, mira a istituire sostanzialmente il matrimonio gay, rinviando a tutti gli istituti tipici del matrimonio. Manca solo il nome e l’estensione di tutta la disciplina delle adozioni: ma con la previsione della possibilità di adottare il figlio legale del partner si apre la porta attraverso la quale entrerà tutta la disciplina dell’adozione, per via giurisprudenziale.

Il Governo vuole quindi che il testo esca dalla commissione il più presto possibile e poi discuterlo in aula al Senato, prima della pausa estiva. Si parla di una possibile discussione addirittura il 6 agosto.

BludentalQuesto ci ricorda qualcosa: anche un’altro disegno di legge era stato discusso in tempi rapidi, in aule parlamentari quasi vuote, durante sessioni notturne addirittura il 5 agosto. Era il 2013 e si trattava del ddl contro l’omofobia. Il testo passò alla Camera ma poi si arenò in Senato, anche grazie all’ostruzionismo di alcuni politici e alle reazioni provenienti dal basso.

Riusciremo a fermare un disegno di legge ancora una volta? In questo caso l’opposizione da parte del popolo e delle famiglie è stata ancora più massiva, e l’ostruzionismo di alcuni senatori si è fatto vedere nelle commissioni.

Non sembra essere stato sufficiente. Dobbiamo continuare a resistere.

Se il testo sarà approvato al Senato, la resistenza sarà probabilmente più difficile alla Camera. Intanto, ProVita, insieme ad altre associazioni, promuove una petizione proprio per chiedere a deputati e senatori di opporsi al testo sulle unioni civili, assurdo in sé e ingiusto nei confronti della famiglia naturale.

Vi invitiamo a firmarla e a promuoverla presso amici e conoscenti. Solo se sensibilizziamo il maggior numero possibile di persone avremo qualche chance di fermare un disegno di legge distruttore del concetto stesso di famiglia.

Firma anche tu!

Redazione

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