Concludiamo questa settimana de La Buona Notizia riprendendo, con gioia, un evento che segna un ulteriore passo avanti della “scienza buona”, a servizio dell’uomo: a Roma, all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù, il 7 ottobre scorso sono state separate con successo due gemelline siamesi algerine di 17 mesi, legate per l’addome e il torace.
L’operazione è stata eccezionale e, data la complessità, la buona notizia della sua riuscita non era affatto scontata. Riporta l’Ansa: «L’intervento ha richiesto 10 ore di camera operatoria e alternanza di 5 équipe per un totale di 40 persone. E’ il secondo caso nella storia dell’Ospedale. Il primo oltre 30 anni fa. Si tratta di uno dei pochissimi casi di separazione di siamesi effettuati in Italia. [...] Per preparare l’intervento sono stati realizzati modelli e stampe 3D delle gemelle».
I gemelli siamesi sono due gemelli omozigoti, quindi sempre dello stesso sesso: il fatto che rimangano uniti si verifica una volta ogni 120.000 nascite circa ed è determinato da una divisione tardiva dell’embrione, ma non sembra essere un carattere ereditario. Di certo, il fatto che oggi la scienza medica riesca a separare con sempre maggiore frequenza i due gemellini è davvero un passo avanti, posto che sono tanti gli esempi di persone che sono riuscite a vivere una vita serena e appagata anche se “unite”.
L’Ospedale Bambin Gesù ha annunciato che nelle prossime settimane altre due gemelline – questa volta provenienti dal Burundi – verranno sottoposte all’operazione per essere divise, questa volta nella zona sacrale. Speriamo di poter quindi darvi presto, cari Lettori, una Buona Notizia simile a quella odierna.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
P.s.: La foto non si riferisce alle bambine oggetto della Buona Notizia.
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