04/05/2015

[Video] Lezioni di parità di genere: necessarie e urgenti?

Abbiamo visto che la VII Commissione della Camera dei Deputati, discutendo il ddl 2994 di riforma della scuola, ha approvato un emendamento che introduce “lezioni di parità di genere” in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Il fatto poi che l’ approvazione ha avuto luogo durante un giorno festivo (ieri domenica 3 maggio), vorrebbe dire che tale misura legislativa è urgente?

Non sembrerebbe, vedendo quel che accade in  Europa.

Infatti il Consiglio Nordico dei Ministri (una collaborazione intergovernativa regionale composta da Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda) ha deciso di chiudere l’Istituto di genere NIKK nordico.

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La NIKK era stato il fiore all’occhiello della “teoria del genere”, fornendo la base “scientifica” per le politiche sociali ed educative che, dal 1970 in poi, avevano trasformato i paesi nordici a diventare società più “sensibili” al Gender nel mondo.

La decisione è stata presa dopo che la Televisione di Stato norvegese aveva trasmesso un documentario televisivo chiamato “Hjernevask” (la parola norvegese per “Lavaggio del Cervello”), in cui il comico Harald Eia ha esposto il carattere irrimediabilmente non scientifico del NIKK.

Vi sono numerose ricerche scientifiche che confermano la falsità delle teorie del Gender. Tre esempi per tutte:

Il professor Lippa, ricercatore norvegese, ha condotto uno studio su 200.000 soggetti in 53 paesi. Egli osserva che gli uomini tendono a scegliere professioni orientate sulle cose mentre le donne scelgono professioni orientate sulle persone. Lo studio è stato condotto in 53 nazioni dal Pakistan alla Norvegia ed i risultati sono perfettamente coerenti in tutti i paesi, indipendentemente dalla cultura dominante.

Il Professor Trend Disieth, specialista di sviluppo del bambino e malformazioni genitali del National Hospital di Oslo, ha studiato le differenze di genere, con l’aiuto di 10 giocattoli, più tipicamente maschili (auto, palloncini ...) ed altri 10 più femminili (bambole, ecc.. ...). Un numero di bambini e bambine di pochi mesi sono stati lasciati liberi in una stanza con tutti questi giocattoli. I bambini si sono subito diretti spontaneamente verso i giocattoli considerati più tipici del loro sesso biologico.

Il Professor Simon Baren-Cohen del Trinity College di Dublino, esperto in autismo, ha scoperto una delle ragioni delle differenze comportamentali e sociali dei sessi. Uno studio su neonati effettuato il giorno stesso della loro nascita, ha dimostrato che – di fronte all’immagine di un dispositivo meccanico e di un volto, le bambine passano più tempo ad osservare il volto, mentre i bambini osservano il dispositivo meccanico.

Come mai la stampa Italiana non ci informa su questi messaggi che ci vengono dal “civile” Nord Europa? E e perché i nostri parlamentari li ignorano?

Antonio Brandi

P.s. Chi non lo conoscesse, può vedere il video qui

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