15/06/2018

Lgbt “discriminati” o superiori alla legge?

Il mondo Lgbt, con l’appoggio dei Radicali, denuncia il carattere punitivo del trasferimento di Fabiola Bernardini. La bibliotecaria di Todi, spiegava Repubblica, lo scorso novembre era stata incaricata dall’Assessore comunale alla Famiglia, Alessia Marta, di stilare un elenco di libri che introducono i bambini all’ideologia gender.

Un incarico, questo, non portato a termine dall’impiegata. Secondo i gruppi Lgbt sarebbe bastato questo fatto, unito a quello di essere stata fotografata alla festa delle “famiglie” arcobaleno nell’atto di leggere un libro con un bambino, a spiegare il successivo trasferimento della Bernardini all’ufficio Urbanistica. 

Il Senatore Pillon e i parlamentari umbri della Lega mettono tuttavia in luce le criticità di una tale interpretazione, evidenziando come il mondo Lgbt sia solito gridare alla discriminazione per vedersi riconosciuti diritti che non gli spettano.

Riportiamo le loro dichiarazioni.

Lega: i Radicali inseguono le associazioni Lgbt che si sentono superiori alla legge

«Si vede che l’onorevole Riccardo Magi, autore di una interrogazione sul caso, e il presidente di Omphalos soffrono della sidrome di Calimero. Ogni occasione è buona per fare il piagnisteo», dichiara il senatore Simone Pillon della Lega.

«Questa volta le lacrime vengono sparse per la bibliotecaria di Todi Fabiola Bernardini, rimossa da quella che viene definita “dittatura nera” perché a loro dire avrebbe rifiutato di spostare i libricini gender e avrebbe partecipato alla festa delle famiglie arcobaleno».

«È ben strano che l’associazione gay parli di dittatura nera quando la festa arcobaleno ebbe perfino il patrocinio del comune di Todi», prosegue Pillon con i parlamentari Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardo Augusto Marchetti e Donatella Tesei.

«Preciso che la sig.ra Bernardini non è stata certo licenziata ma semplicemente trasferita, come altri dipendenti, per la normale rotazione imposta dalla normativa anticorruzione», precisa il vicesindaco Adriano Ruspolini.

«Sembra tuttavia che le associazioni LGBT e i loro amici (o pretesi tali) si ritengano intoccabili e superiori a tutti, perfino alla legge anti-corruzione» concludono i parlamentari umbri del Carroccio.

Sen. Avv. Simone Pillon

Gruppo della Lega

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