26/07/2019

Lombardia, Lega ritira proposta per ripristinare la sepoltura dei feti abortiti

L’emendamento sulla sepoltura dei feti è stato ritirato per «un senso di responsabilità nei confronti di questa Aula e dei cittadini lombardi. C’era il provvedimento del bilancio innanzitutto da far passare», ha detto il consigliere Bastoni (Lega) a margine dei lavori del Consiglio regionale in Lombardia. «Abbiamo capito che questo argomento sta a cuore a tutti» e «vogliamo dare la possibilità di discuterne con un provvedimento che non sia solo un emendamento al bilancio», ha aggiunto Bastoni assicurando che se ne riparlerà in Aula dopo la pausa estiva.

La notizia riguarda la proposta, appunto avanzata dalla Lega in seno al Consiglio regionale della Lombardia, di introdurre di nuovo l’obbligo di seppellire, dopo un aborto, i feti. L’obbligatorietà di questa misura era già stata prevista nel 2007 su decisione dell’allora amministrazione Formigoni, ma dodici anni dopo, lo scorso febbraio, l’assemblea regionale ha votato per cancellare questo obbligo, su proposta del Partito Democratico.

In realtà la Lega era stata protagonista in negativo proprio lo scorso febbraio, votando all’unanimità la proposta del Pd. Qualche giorno fa, invece, il cambio di rotta, con l’emendamento depositato all’interno dell’assestamento di Bilancio e che porta la firma di venti consiglieri della Lega.

Se la proposta dovesse essere votata positivamente dal Consiglio regionale – a questo punto se ne riparlerà dopo la pausa estiva-   verrà ripristinata la vecchia legge e quindi per le strutture sanitarie nelle quali avviene l’aborto ci sarà l’obbligo di provvedere alla sepoltura di quelli che vengono chiamati “feti” o “prodotti del concepimento”. Una misura che sarà obbligatoria anche se i genitori non lo richiedono e non lo desiderano e che riguarda anche i bambini abortiti sotto le 28 settimane di gestazione.

La proposta della Lega – a cui appartiene anche l’attuale governatore della Lombardia Attilio Fontana – aveva subito scatenato le proteste degli esponenti regionali del Pd. L’attuale norma, infatti, affida alla donna la scelta se procedere o meno alla sepoltura del bambino abortito. Secondo la consigliera Pd Antonella Forattini questo emendamento «è ideologico e peggiorativo di una legge approvata solo cinque mesi fa» e che secondo la Forattini «salvaguarda la volontà della donna». Secondo l’esponente dem i leghisti non avranno il coraggio, alla fine, di sconfessare il voto che loro stessi avevano dato a febbraio.

Salvatore Tropea

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