04/11/2014

Luca di Tolve sulla prof accusata di omofobia

Sul caso della professoressa di religione di Moncalieri , su cui pende l’accusa di omofobia per le sue dichiarazioni rilasciate in risposta ad una domanda di un alunno, interviene anche Luca Di Tolve affermando che la docente non ha solamente espresso un’opinione ma ha riportato soprattutto un concetto suffragato da fatti concreti e scientifici concernenti l’omosessualità.

Luca Di Tolve concentra l’attenzione, nella sua analisi pubblicata da La Nuova Bussola Quotidiana, sull’assurdo logico sotteso alle aspre critiche rivolte alla professoressa: mentre le lobby LGBT sono tra le prime fautrici della terapia affermativa di sostegno, cioè il percorso di supporto psicologico che porta all’accettazione dell’omosessualità, negano la possibilità dell’esistenza di un analogo percorso destinato a chi si sente a disagio e vive con frustrazione l’essere gay, persone che potrebbero godere di un egual supporto per ritrovare se stessi.

“Se qualcuno a un certo punto della sua vita “scopre” la propria omosessualità diventa una celebrità, un eroe popolare (il caso di Alessandro Cecchi Paone è solo un esempio); se invece, come è accaduto al sottoscritto, si vuole fare il percorso inverso allora vieni bollato come un pericoloso omofobo.”

afferma Di Tolve.

Quella di Moncalieri è l’ennesima riprova della volontà di surclassare la scienza e la realtà con l’ideologia, il tutto condito con la solita strumentalizzazione mediatica.

Redazione

 

 

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