21/01/2019

Luxuria in Rai, parla Pillon: «È propaganda. Vigilanza intervenga»

«Vladimir Luxuria sale in cattedra per spiegare ai bambini under 13 il transgenderismo». Basterebbe già questo incipit di CorriereTv a mettere in luce l’assurdità di quanto accaduto alla Rai e andato in onda ieri, 20 gennaio, in seconda serata. Ospite del programma Alla lavagna, su Rai Tre, ha parlato a una classe di bambini tra i 9 e i 12 anni, con dichiarazioni del seguente tenore: «Io quando sono nato ero un maschietto ma non ero contento di essere maschietto, sentivo dentro di me di essere una bambina». «Questa bambina che stava dentro di me», ha proseguito, «per me era come una principessa chiusa nel castello, io la dovevo liberare. Ma non veniva nessun principe a liberare questa principessa, la dovevo liberare io, così un giorno ho deciso di confessarmi a tutti, ai miei compagni di classe e sono diventata quello che sono».
Di fronte a questo ennesimo episodio di indottrinamento gender ai danni dei bambini, alcuni politici si sono mobilitati per far sì che un atto così grave non resti senza conseguenze. Tra questi il senatore Simone Pillon (Lega), che ci ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni.

Qual è l’aspetto più grave della vicenda?

Abbiamo già predisposto la preparazione di un’interrogazione alla Commissione per la vigilanza Rai su questo episodio che non ha nessun senso. Ciò che è più grave è il fatto che siano stati coinvolti dei minorenni, che sia stata data propaganda a una visione dell’uomo basata su un’impostazione ideologica, e il fatto che sia stata realizzata con denaro pubblico.

Cosa si sente di dire al presidente Foa?

Marcello Foa la pensa come noi su questi temi, quindi sono convinto che riceveremo grande attenzione, affinché la Rai non sia più uno strumento di propaganda ideologica, ma torni a essere una Tv pubblica che fa informazione corretta.

Qualcuno direbbe che queste sono le conseguenze del pluralismo…

Qui non si tratta neanche di pluralismo, che prevede il confronto tra più tesi; questo era un monologo, al quale oltretutto erano presenti, come contraddittori, dei ragazzini di 11-12 anni! Il tutto senza considerare la spiacevolezza dei temi trattati... Si è trattato di un episodio davvero scandaloso.

Vincenzo Gubitosi

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.