14/11/2014

Madri – Rapporto tra donne italiane e straniere

Le statistiche del 2013 riportano il seguente dato riguardante il Comune di Milano: le madri straniere sono state 3334 contro le 3298 madri “milanesi”.

Un secondo dato statistico interessante riguarda l’ètà in cui si partorisce: nel 2013 solo il 58,3% dei parti riguarda donne giovani (under 35) e di questa percentuale il 50,1% è straniera. Nel 2005 l’incidenza delle madri giovani era quasi del 70%.

Il terzo dato statistico curioso è che nel 2005 le madri straniere avevano una media di 2,13 figli mentre nel 2013 la media è calata a 1,71 figli.

Secondo il direttore medico del policlinico Basilio Tiso:

«È la crisi che impedisce alle giovani donne di fare figli nell’età giusta, quando mandare in porto una maternità è un fatto assolutamente naturale – ricorda – Ma con il lavoro che manca o è precario al massimo e ottenere un mutuo per la casa è una vera impresa, per una donna è quasi impossibile affrontare una maternità. Così molte rinviano, aspettano tempi migliori. Ma senza una politica sociale di sostegno alla maternità giovanile è difficile pensare che questa tendenza si possa invertire».

Concordiamo ma l’analisi non è completa. Esistono, come dice il professor Tiso, delle problematiche materiali evidenti, ed inoltre la politica sociale dello Stato per sostenere le famiglie italiane è assolutamente insufficiente, tuttavia, noi dobbiamo dare una seconda chiave di lettura al problema demografico. Dobbiamo stigmatizzare l’effetto nefasto di decenni di cattivi insegnamenti: individualismo, utilitarismo, denigrazione della famiglia, legalizzazione dell’aborto, ecc…

In tale contesto il terzo dato statistico sulle madri straniere sopra riportato, connesso all’evidenza che diverse coppie italiane sposate non fanno figli, pur essendo benestanti, ci porta alla seguente considerazione: l’andamento negativo della demografia milanese ed italiana è solo in parte effetto dell’attuale crisi economica. La causa principale risiede nella visione edonista che le persone hanno della propria esistenza. La perdita dei nostri Valori tradizionali si riverbera nelle scelte di vita, e le decisioni impegnative come concepire un figlio sono rinviate al futuro eppoi rinviate nuovamente. Si sceglie la comodità.

Non ci sorprende quindi il calo della media dei figli delle madri straniere in una città come Milano. La coppia straniera si sta “integrando” a questa ideologia occidentale di marchio americano. Si parla spesso di società multiculturale ma a noi sembra che l’unica cultura dominante ed omologante sia quella del consumismo.

Enrico Grasso

 

 

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