25/05/2017

Mangiagalli di Milano: buone notizie e nuove sfide del CAV

Buone notizie e nuove sfide giungono dagli amici del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano.

Come ha reso noto ieri l’Ufficio Stampa del CAV, l’Assemblea dei Soci tenutasi lo scorso 27 aprile si è chiusa con l’approvazione di un bilancio 2016 “non solo positivo, ma molto incoraggiante“.

La Fondatrice Paola Marozzi Bonzi ha spiegato che “l’aumento di budget è stato frutto della solidarietà di Esselunga che ha permesso di far convertire i Punti Fìdaty accumulati dai consumatori in denaro per sostenere le donne e le famiglie in difficoltà nell’accettare una nuova vita. Non solo: Esselunga ha poi raddoppiato le entrate con una donazione diretta“.

Così si spiegano i bei risultati raggiunti dal Mangaiagalli. “Nel 2016 il CAV ha avuto in carico 2.528 mamme, di cui 1.687 nuovi utenti e 841 casi di prosecuzione di gravidanza e donne che hanno partorito nel 2015, perché l’aiuto continua fino al primo anno di vita del bimbo. Sempre nel corso del 2016 sono nati 1.098 bambini. Tuttavia – prosegue la Fondatrice –, nella sua missione di aiutare le mamme e le coppie in attesa di un figlio in situazioni difficili il CAV non ha alcuna sovvenzione statale, pertanto siamo sempre in affanno“.

Ecco allora le sfide che si prospettano per il futuro. “Dopo la soddisfazione di un 2016 ricco – dichiara Paola Bonzi –, ora siamo già molto preoccupati per l’immediato futuro. A Giugno le donazioni saranno esaurite, proprio nella stagione in cui tra l’altro aumentano le richieste. Infatti in estate i servizi sociali sono sospesi, c’è solo il CAV sempre aperto, escluso solo il giorno di Ferragosto“. Di qui l’appello lanciato dal CAV: “Speriamo nel 5x1000 dei contribuenti che condividono il nostro lavoro. Pensare che basterebbe l’equivalente del costo di un caffè all’anno per permetterci di continuare a dare speranza alla vita!“.

Nel comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa si fa notare  che “negli ultimi 3 anni il CAV ha registrato un progressivo incremento di richieste: particolarmente significativo l’aumento dei sussidi economici erogati che passano da € 224.713 del 2013 a € 263.782 del 2016 e di erogazioni in beni materiali, che passano da €137.405 del 2013 a €153.212 nel 2016. Rilevante risulta anche l’incremento numerico dei beneficiari di pannolini, da 1.428 a 2.196 bambini e di sussidi economici: da 250 a 349 beneficiari nel triennio 2013-2016. Il bisogno riguarda in particolare gli stranieri”.

La Fondatrice del CAV ha segnalato un’altra emergenza: “Abbiamo bisogno di volontari. Nel 2016 l’associazione ha potuto contare su 87 soci, con 62 volontari attivi, insufficienti per un servizio aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00“.

Nonostante tutto  – conclude il comunicato – il CAV, forte dei suoi 32 anni di vita, guarda al futuro: numerosi i progetti per il 2017, tra cui l’avvio di contatti che potrebbero portare alla costituzione del primo CAV a Mosca, dove l’emergenza aborto ha richiamato la seria attenzione della Chiesa Ortodossa russa“.

Tutte buone ragioni per sostenere questo ed altri Centri di Aiuto alla Vita per la missione fondamentale che svolgono. All’aborto c’è sempre una soluzione e oltre alla battaglia culturale e politica c’è bisogno di quella concreta per salvere il più alto numero di bambini.

Redazione


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