20/12/2018

Marcellino, una storia senza tempo ora nei teatri delle diocesi italiane.

Come dimenticare il volto di Pablito Calvo, l’attore spagnolo che a 7 anni rese celebre il Marcellino della pellicola ispirata al romanzo di Sanchez Silva? Era il 1955 quando il pubblico televisivo iniziò ad affezionarsi alla storia più commovente di tutte, perché raccontata con semplicità di immagini e sentimenti.

Ora la tenerezza del bambino che offriva pane e vino a Gesù crocefisso viaggia sulle note del musical scritto da Paolo Galli e diretto da Riccardo Trucchi.

Le musiche originali di Marco Frisina incontrano il mondo dei bambini per una storia senza tempo che incontra il cuore di ogni persona cresciuta senza genitori. Marcellino, infatti, come tanti bambini del nostro tempo, è orfano ma il Cielo non lo ha abbandonato. I frati che hanno trovato il bambino davanti al loro convento allevano il bambino con premura, nonostante egli, crescendo, combini più di una marachella.

Nella soffitta del convento un enorme crocefisso desta nel piccolo una profonda compassione, tanto da decidere di prendersene cura offrendogli da mangiare e da bere e riparandolo dal freddo. Quell’amicizia lo rende felice: l’Uomo della soffitta diventa tutto per il suo cuore semplice, il centro dei suoi pensieri e della sua affezione. Un giorno Marcellino esprime la sua nostalgia per la mamma mai conosciuta, ora in cielo. Gesù accontenta il suo desiderio, il bambino non ha mai esitato in generosità. Avviene quindi l’inimmaginabile. I frati costernati troveranno il loro protetto addormentato nel sonno della morte. Ma questa conclusione infonde a tutti un senso di pace e affidamento per il senso profondo delle relazioni, eterne oltre la caducità della vita terrena.

Il linguaggio descrittivo di quest’opera cristiana prende forma al Nuovo Teatro San Paolo di Roma, e sulle tavole di un palcoscenico volteggiano attori e cantanti per raccontare al pubblico la forza di valori quali il perdono, l’onestà, la carità, la fede, l’amore fraterno e in particolare l’amore che una mamma nutre per il proprio piccolo.

La DIREZIONE SPETTACOLO, in collaborazione con la DA.RE.C Academy, dopo le tre date romane, che vede in replica alle 21 lo spettacolo delle 17, raggiunge con questa innovativa proposta le scuole e le diocesi italiane, affinchè la musica sia maestra di valori universali.

La regia associata di Riccardo Trucchi e Antonio Melissa guida la narrazione con l’alternarsi dei protagonisti Giosuè Karol Vagnoli/ Giorgio Marchigiani. I giovani sono sostenuti sul palco da un cast di tutto rispetto: Roberto Lovera, Myriam Somma, Giovanni De Filippi, Francesco Polizzi, Arsenio Spinillo, Andrea Lami, Emanuele Revalente, Simone Manzotti, Veronica Di Giacobbe.

Il risultato finale, prefigurato dagli sforzi delle prestigiose Moonwalk Academye Danzarmonia Academy, è uno spettacolo unico nel suo genere perché riporta alla luce quei valori genuini che si sono un po’ persi, ma che aspettano solo di essere riscoperti dalle nuove generazioni.

L’amore di Dio è come l’amore di una mamma perché, come papa Giovanni Paolo I disse il 10 Settembre 1978: “Dio è madre e non vuole farci del male”.

Con questo desiderio di sperimentare, nella gioia e nella fatica, la bellezza di essere figli amati, possiamo regalarci un lavoro artistico che, tra lacrime e risate, può rendere memorabile una serata in famiglia per il messaggio potente di Amore che sprigiona.

Giuseppe Scarlato

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