29/10/2015

Matrimonio gay – Le “colpe” del giudice Deodato

Guardate lo screenshot della pagina di Repubblica.it che attacca il giudice Deodato (l’estensore della sentenza, decisa da altri quattro con lui, che dichiara nulle e inammissibili le trascrizioni del matrimonio gay).

Tra le tante ingiurie che gli sono costate l’aver semplicemente applicato la legge e sentenziato il rispetto del principio della separazione dei poteri, che bene o male sta in piedi da circa 3 secoli, c’è anche quella di aver rilanciato un post “anti-gender” di ProVita.

Quando abbiamo sentito la cosa, sentendoci chiamati in causa, siamo andati a vedere di quale post si trattasse. Ci siamo anche chiesti se per caso qualcuno avesse ecceduto in satira sull’omosessualità o cose del genere. Quando abbiamo visto:

Buona Pasqua: La vita è il dono più grande”

siamo rimasti di stucco.

Un post davvero anti-gender! Magari anche omofobo?

vita_down_Deodato_ gender
L’immagine originale era questa in cui auguravamo una buona Pasqua con una bella foto di un bambino down.. Per Repubblica anche i Down sono omofobi o “anti-gender”..??

Il giudice, dal suo canto, ha rilasciato un’intervista alla stessa Repubblica in cui chiarisce la correttezza della sua decisione circa il divieto di trascrizione del matrimonio gay. Ne parla Tempi: è esplosa “un’assurda polemica intorno alle convinzioni personali dell’estensore della sentenza”. Il giudice ribadisce come “la decisione assunta sia tecnicamente e giuridicamente corretta, senza alcun inquinamento ideologico”.

Il Consiglio di Stato, prosegue, non ha fatto altro che «confermare quanto aveva già stabilito il Tar del Lazio, nei confronti del quale non mi ricordo che siano state formulate le medesime critiche…».

I giudice si è attenuto al proprio dovere che è quello di «identificare la norma di legge che disciplina la fattispecie in questione e provvedere alla sua rigorosa applicazione. Con questo modus procedendi non esiste il rischio che le convinzioni personali possano inquinare la correttezza del giudizio. Aggiungo che le decisioni del Consiglio di Stato sono assunte da un collegio di 5 magistrati, in modo da limitare al massimo il rischio che eventuali condizionamenti personali possano inficiare la correttezza della decisione».

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

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