24/09/2014

Ministro Boschi: sì all’adozione gay, no alla revisione dell’aborto

Ne aveva parlato a giugno: oggi il Ministro Maria Elena Boschi torna a parlare di adozioni gay e matrimonio omosessuale e questa volta lo fa sulle pagine del settimanale Famiglia Cristiana.

La giovane Ministro alle Riforme Istituzionali snocciola subito il pedigree: si autodefinisce “cattolica da parrocchia” e “Papa girl”, ex chirichetta e catechista.

E fin qui i lettori della rivista –nonna della Boschi compresa- saranno stati entusiasti nel sapere di poter vantare un tale soggetto tra le fila del Governo Renzi.

Ma molto spesso all’etichetta non corrisponde il contenuto o, per rimanere sui vecchi adagi, “l’abito non fa il monaco”. Alla domanda “Che ne pensa del matrimonio e dell’ adozione gay ?” la Boschi risponde con concetti intrisi di cerchiobottismo:

“Non è un problema di matrimonio, ma di riconoscimento delle unioni civili anche tra persone dello stesso sesso. Sono anche convinta che il primo soggetto da tutelare sia il minore. Partendo da questa prospettiva, se esistono delle coppie di fatto di due padri o due madri gay che vivono già questa condizione, magari per precedenti matrimoni, è giusto per il bambino che venga riconosciuto il rapporto con queste persone.”

Tutto ciò, ovviamente, dopo aver spiegato come la legge sull’aborto non deve essere toccata (chissà cosa ne direbbe il Ministro spagnolo alla Giustizia che proprio su questo tema e fermo nella convinzione di dover difendere i più piccoli ha rassegnato le proprie dimissioni).

 

Maria Elena Boschi sarà pur giovane, ma di certo non sprovveduta e non può non sapere che cavalcando il singolo caso –come dell’ipotesi della coppia di lesbiche romane che ha avuto in adozione una bambina, figlia di una delle due donne- si spalancano le porte per la massimizzazione dei risultati per il fronte LGBT.

Questo viene commentato con –amaro- sarcasmo da Tommaso Scandroglio sulla Nuova Bussola Quotidiana:

“Ma si sa, per alcuni cattolici che tengono ancora la foto di Marx sopra la Bibbia appoggiata sul comodino, la ragione di Stato vien prima della ragion di Chiesa. La Boschi incarna con grazia un processo di sostituzione tutto laicista: laddove c’era Dio ci sono la galassia dei principi democratici, laddove c’era il Papa ora c’è il Presidente della Repubblica, laddove c’era la Bibbia c’è la Costituzione, laddove c’era la dottrina ci sono le leggi del Parlamento. E la fede e la morale? Affari privatissimi di famiglia buoni solo per far catechismo a Laterina, borgo dove ha vissuto il ministro.”

Processo di secolarizzazione anche del “catholically correct”? In fase avanzata.

Marika Poletti

 

Blu Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.