Le Istituzioni al servizio delle associazioni GLBT.
Arrivano puntuali come un orologio svizzero le sperticate richieste di intervento a favore del riconoscimento delle unioni omosessuali e tutto il bagaglio che ne conseguirebbe da parte di membri del Governo e dalla più alta carica della Repubblica.
Quest’anno, per la prima volta, le associazioni di settore sono state ospitate alla Farnesina per tenere il proprio annuale convegno in occasione della giornata contro l’omofobia. In tal senso si è espressa anche il Ministro degli Esteri, Federica Mogherini, affermando che che “sia necessaria un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, chiamate a fare scelte chiare e atti concreti conseguenti”. Benedetto Della Vedova, suo Sottosegretario, si spinge oltre accusando il Parlamento per il “ritardo incomprensibile, o troppo comprensibile, sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e in particolare omosessuali, che pone l’Italia a notevole distanza dai principali Paesi europei”.
Tutti si dicono convinti che la società sia pronta al riconoscimento delle coppie omosessuali e l’arretratezza dell’Italia risponde solo alla pavidità dell’organo legislativo.
Anche Giorgio Napolitano si è mostrato in linea con quest’approccio, affermando: “va decisamente promossa una cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza con iniziative adeguate e idonee nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione”.
Redazione