05/11/2013

No alla censura di Rai1 a Giancarlo Cerrelli

Nella puntata di Domenica In del 3 novembre si è affrontato il delicato tema dell’omofobia. Il giurista Giancarlo Cerrelli, vice-presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, era stato invitato per esprimere le proprie convinzioni in materia ( tra cui le già note critiche alla legge Scalfarotto). In un secondo momento, il programma ha ritenuto di ritirare l’invito, a quanto sembra dopo che Cerrelli aveva anticipato agli autori di voler esprimere le proprie critiche alla cosiddetta “ideologia gender”. Di conseguenza, i telespetattori hanno assistito a un “dibattito” solo per modo di dire, a un discorso privo di qualsiasi dialettica o dissenso.

Secondo il sociologo Massimo introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertà religiosa, si tratta di un «fatto gravissimo che chiama in causa la natura e la funzione del servizio pubblico, che viene meno alla sua vocazione pluralista. Cerrelli è escluso per la sua ferma e convincente opposizione a leggi sull’omofobia che introducano reati di opinione e impediscano di esprimere un giudizio sugli atti omosessuali non conforme al pensiero dominante. Ci sono lobby che, su questi temi, vogliono lasciar parlare solo chi dà loro ragione, “silenziando” gli altri con metodi da regime totalitario».

Con questa petizione, chiediamo al direttore di Rai1 Giancarlo Leone di porre rimedio a questa palese mancanza di rispetto per la libertà di esprimere pubblicamente le proprie convinzioni filosofiche e religiose, e di impegnarsi perché il servizio pubblico si faccia garante del pluralismo e non sia solo una cassa di risonanza del pensiero dominante.

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di Matteo Cattaneo

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