25/05/2018

Omofobia: il farmaco della Gaystapo ti può curare

“Deomofobina – Pillole di conoscenza” è il medicinale che potete trovare nelle farmacie torinesi per “guarire” dall’omofobia, grazie al patrocinio di quello stesso Comune in cui è possibile affermare che un bambino abbia due madri e nessun padre.

Il farmaco viene presentato, sulla confezione, come un «Principio attivo contro gli stati di disinformazione acuta, i disturbi legati al pregiudizio, all’omofobia e alle discriminazioni basate sull’identità sessuale».

All’interno, spiega un articolo di Tempi, oltre al medicinale, è possibile trovare un bugiardino, realizzato dalla psicoterapeuta Margherita Graglia, che illustra «concetti base come il sesso o l’orientamento sessuale, per poi passare a concetti a cui qualcuno forse non ha mai pensato, come l’identità o l’espressione di genere».

Ma che cos’è l’omofobia? Come abbiamo spiegato più volte, se fosse una forma di violenza nei confronti delle persone, sarebbe da condannare. Ma se, come la descrivono i documenti dell’Unar e vari gruppi Lgbt, si tratta di “avversione verso il comportamento omosessuale in se stesso”, fonte di disturbi psichici e malattie fisiche, oltre che grave disordine morale, allora è più che giustificata.

Ma interesse di molti, nell’ambiente Lgbt, è manipolare le coscienze, dominare il pensiero, imporre un regime totaliatario ideologico. Lo abbiamo visto, ormai, in troppe occasioni. Hanno imbavagliato chi parla di biologia, perchè afferma verità dimostrabili, hanno perseguitato chi vuole proteggere i suoi figli dalla propaganda gender, hanno proposto leggi (anche in Italia) liberticide, hanno pensato una psicopolizia per reprimere tutti i  pensieri diversi dal loro.

E, mentre ai nostri bambini viene insegnato che si può scegliere di essere maschi, femmine o “altro” e che è possibile avere “genitori” dello stesso sesso, noi dovremmo restare impassibili per non essere tacciati di omofobia e perseguitati ovunque.

Vediamo ora chiaramente avverarsi quelle parole che il cardinal Muller ha pronunciato proprio qualche giorno fa, definendo «L’omofobia [...] uno strumento del dominio totalitario sulla mente degli altri. Al movimento omosessualista mancano gli argomenti scientifici, per questo hanno costruito un’ideologia che vuole dominare [...]. Quindi, chi non accetta questa realtà deve essere considerato malato».

Redazione

Aggiornamento:

Tommaso Scandroglio, su La Nuova Bussola Quotidiana, spiega anche gli effetti collaterali della “Deomofobina”

Da un po’ di tempo a questa parte c’è in giro uno strano virus cerebrale: il buonsensimo eteronomo (nome scientifico alium bonum sensum simplex). I sintomi sono ilarità irrefrenabile ogni volta che si legge una news sui “matrimoni” gay, congiuntivite a guardare le immagini di un qualsiasi Gay pride, acufeni ad ascoltare la parola “omofobia” ed emesi acuta appena si apprende una qualsiasi notizia che riguarda le benedizioni sacerdotali a coppie gay.

Ma la ricerca arcobaleno ha fatto passi da gigante ed è riuscita a trovare un farmaco capace non solo di annullare tutti questi sintomi, ma anche di eradicare il virus da tutto il corpo (sociale). Questa medicina è già in commercio e si chiama “Deomofobina”, contro «gli stati di disinformazione acuta, i disturbi legati al pregiudizio, all’omofobia e alle discriminazioni basate sull’identità sessuale». E’ ciò che si legge nel bugiardino – termine quanto mai azzeccato in questo caso – che si cela all’interno di una scatoletta in tutto simile alla confezione di un farmaco da banco. Come ogni medicamento che si rispetti anche la Deomofobina viene venduta in farmacia e non è uno scherzo.

....(omissis)...

L’idea pare scopiazzata dalla Misericordina, di cui parlò anche il Santo Padre: una scatoletta che richiama quella dell’aspirina al cui interno c’è un rosario e un bugiardino. Di certo la Misericordina è assai più efficace che la Deomofobina, perché la prima ha un principio attivo che è Maria, la seconda ha come principio attivo l’ideologia che, a contrario di quanto avviene nei farmaci, non è in quantità minore rispetto agli eccipienti, ma li supera di gran lunga. Inoltre la Deomofobina, oltre ad avere questo principio attivo, ne ha anche uno passivo: la mancanza di anticorpi nel tessuto sociale.

Comunque studi di settore hanno evidenziato effetti collaterali pesanti della Deomofobina, tenuti ben nascosti dalle gaie multinazionali e che si possono verificare anche alla prima assunzione: stati di alienazione dalla realtà (pare che alcuni uomini si credano donne e viceversa), scatti di violenza incontrollata verso coloro che non vogliono assumere questo farmaco, iterazione (ripetizione, senza senso né scopo, delle medesime parole o slogan), senso di persecuzione. Gli esperti hanno consigliato in questi casi di interrompere immediatamente l’assunzione della Deomofobina, segnalare l’accaduto all’Aifa – l’Agenzia Italiana Fede e Amore – ed iniziare immediatamente l’assunzione in dosi massicce di Misericordina.

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