09/09/2014

Omofobia – Trentino verso il voto. Ma i conti non tornano...

“La donna è mobile” senti cantare nel Rigoletto… ma qui di donne ve ne sono poche perché sulla legge contro l’ omofobia in Trentino si sono espressi per lo più uomini (ammesso che le dirompenti teorie gender ci permettano ancora di fare questo distinguo duale).

Allo start le posizioni erano queste: tutta la maggioranza con l’aiuto esterno del Movimento 5 stelle a favore dell’approvazione di una legge contro l’ omofobia , la restante parte della minoranza contraria. Non sarebbe servito l’abaco per comprendere che doveva esser cosa fatta. Anche con qualche franco tiratore (come, ad esempio, il Consigliere del movimento autonomista PATT, Walter Kaswalder, che è stato ripreso pubblicamente dal suo capogruppo Lorenzo Baratter quando ha espresso le proprie perplessità nei confronti del ddl omofobia ) i numeri erano davvero schiaccianti.

Il resto è storia recente: interviene il Vescovo Bressan, gli autonomisti del PATT e dell’UPT si ricredono, il PD perde le staffe e lancia l’SOS all’Arcigay che risponde immediatamente. Poi ci ripensa, e cerca più miti consigli proponendo di modificare il testo a piacimento pur di giungere ad approvazione.

Secondo il capogruppo del PD, Alessio Manica, “Se non approvassimo questa legge sarebbe un dramma perché il Trentino dopo aver fatto parlare di sé per i vitalizi e per essere la provincia che vuole uccidere l’orsa si farà conoscere in tutta Italia come terra omofoba.”

 

Risponde il collega Baratter (PATT), dopo aver ritrattato la sua sottoscrizione al ddl omofobia spiegando che si trattava solo di una firma tecnica: “Il 16 settembre possiamo aprire la discussione in aula, così evitiamo il referendum, e poi rinviamo tutto a febbraio-marzo dell’anno prossimo”, lasciando ingenuamente intendere che vogliono scongiurare la consultazione popolare.

Intanto le minoranze, con il Cons. Rodolfo Borga della Civica Trentina a guidarne l’avanzata, si preparano alla battaglia in Consiglio con –si dice- migliaia di emendamenti pronti per l’ostruzionismo.

Il 16 si andrà in Aula, ma per tutti coloro che vogliono avere un’anteprima degli argomenti che si andranno a toccare, ricordiamo il dibattito ” Omofobia o eterofobia” organizzato a Rovereto (TN) giovedì 11 settembre dal Coordinamento Famiglie Trentine in collaborazione con ProVita.

Marika Poletti

Fonte: L’Adige

 

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