02/10/2016

Omosessuali che generano: per legge (e per miracolo)

Una sentenza recente della Cassazione (ne parla ad esempio Il Giornale, qui) dice che la Costituzione non vieta alle coppie omosessuali di “generare”.

Assuntina Morresi, sull’Occidentale aggiunge, giustamente: «Ma nemmeno agli asini di volare». E – diciamo noi – alla Befana di portare regali a grandi e piccini tutti i giorno dell’anno, salvo la domenica.

Lasciamo alla penna della Morresi il commento della questione delle coppie omosessuali che figliano: perché è efficace, perché il confronto con la Cina è appropriato e perché questa Redazione, al momento, è davvero “senza parole”.

asino-che -vola_gender_realta_ ideologia«I giudici non sanno più che inventarsi per essere sicuri che anche l’Italia riconosca la genitorialità per coppie omosessuali: e quindi ci è toccato sentire pure questa frase surreale, cuore della sentenza con cui la Cassazione ha consentito di trascrivere l’atto di nascita di un bambino nato in Spagna da una coppia lesbica (una ha messo l’ovocita e l’altra ha partorito) e sicuramente da un uomo, presumibilmente un “donatore” [venditore, NdR] di sperma. Il padre è cancellato, la madre raddoppiata.

L’avesse detto uno studente all’esame di diritto costituzionale, l’avrebbero cacciato su due piedi. Invece adesso fa parte della giurisprudenza italiana. Continuando il ragionamento – tutto ciò che non è espressamente vietato è permesso, a prescindere dal fatto che esista o no – da oggi siamo certi che la nostra costituzione consente, perché non vieta, nell’ordine: il volo degli asini, lo schiamazzo notturno dei fantasmi, l’atterraggio degli ufo nelle aree urbane, la reincarnazione.

Quest’ultimo punto soprattutto ci conforta, viste le notizie dalla Cina, a proposito della quale Antonio Socci riferisce che “al Capitolo V (articoli 36-39) dei nuovi regolamenti sulle attività religiose del regime comunista di Pechino, si dispone che è vietato reincarnarsi senza il permesso del Partito”. Si tratta di una disposizione per “controllare” le reincarnazioni dei “budda viventi”, che devono fare domanda ad apposito dipartimento. Tutto vero (v. anche Bernardo Cervellera, direttore di Asia News) e per niente divertente, visto che fa parte delle repressioni sanguinose antitibetane da parte del regime comunista cinese. Ma il tasso di assurdità è lo stesso di quello espresso dall’ideologia dominante, che si serve anche di certi tribunali. Forse perché sempre di regimi si tratta: gratta gratta...»

Ci permettiamo di aggiungere: che da noi è peggio del regime, peggio della dittatura cinese. Perché qui i giudici in questione e tutti i loro sodali insegnano e predicano che l’Italia è una Repubblica democratica: ma che democrazia è se la legge può tutto, scollandosi non solo e non tanto dalle norme fondamentali scritte nel ’47, ma soprattutto dalla sana realtà? La legge può perfino stabilire che gli asini volano? 

Redazione

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