24/12/2014

Omosessualismo: anche nel Presepe ci sono “due papà”!

Un presepe “alternativo”, che spiega cosa sia l’ omosessualismo,  quello trovato in una vetrina di un negozio in un centro commerciale nella periferia di Piacenza: il Bambin Gesù al posto di trovare Maria e Giuseppe ad accoglierlo, si è trovato due Giuseppe! 

Questa rappresentazione della Natività ha subito incontrato le proteste dei clienti che hanno espresso il loro dissenso con il personale del negozio circa l’opportunità di un simile gesto offensivo nei confronti di tutti i cattolici e anche (in linea teorica) dei laici (notoriamente fans della tolleranza e del rispetto reciproco).

Il presepe è stato presto rimosso, ma non in tempo per evitare le polemiche scatenate sul web. Matteo Rancan (consigliere regionale piacentino, Lega Nord), ha pubblicato la foto su Facebook: “Sicuramente è stato un disguido, vero? Mi dicono anche che è stato prontamente rimosso dopo aver ricevuto alcune segnalazione da parte di seri cittadini. Bene così! La tradizione deve rimanere viva! Manteniamola tale”.

Per noi cattolici questa non è solo un’offesa alla tradizione (che va ad ogni modo preservata e tenuta in vita), ma è anzitutto un’offesa al nostro sentimento religioso perché Gesù Cristo è il nostro Re.

E’ ormai un dato di fatto che negli ultimi anni il termine “cattolico” è stato abusato, attribuito a personalità evidentemente non cattoliche (spesso eretiche) perdendo, inevitabilmente, valore; ed è innegabile che oggi vi sia una grande confusione all’interno della Chiesa (a partire dai vertici, ahimè). Ma se ci fosse ancora qualche “cattolico” (nel senso proprio del termine) che persevera nel sostenere i matrimoni gay e le “nuove famiglie” guardi a questo episodio e ne tragga insegnamento.

Le lobby lgbt hanno tra i punti programmatici quello dell’annientamento della Chiesa cattolica (ultima sacca di resistenza contro le ideologie del ventunesimo secolo), un annientamento progressivo, un attacco diverso rispetto a quello islamico, un attacco interno e lento, quasi impercettibile.

Ebbene, il presepe gay non può che risvegliare le coscienze di quei “cattolici” che, in salsa buonista, si appellano al concetto “ama il prossimo tuo come te stesso” per giustificare un’evidente propaganda intollerante, totalitaria e visibilmente anticristiana che non esita ad oltraggiare e ridicolizzare la nostra religione: l’omosessualismo è un’ideologia perniciosa.

Non sarà un presepe storpiato da qualche povero indottrinato a spaventarci o scandalizzarci: Gesù Cristo rinasce a Natale e rinasce ogni giorno in ogni cuore disposto ad accoglierlo.

La Sacra Famiglia è la risposta alle domande del mondo (anche ecclesiastico): la famiglia, composta da Madre, Padre e Figlio.

Elia Buizza

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