27/08/2017

Orlando, al Ministero dell’Amore, per il Grande Fratello

Se in Inghilterra è la Procura di sua Maestà a premurarsi di eseguire la censura per conto del Grande Fratello (come abbiamo scritto qui), in Italia ci pensa il Ministro della Giustizia Orlando (PD). Ci chiediamo come mai non abbiano già cambiato nome al suo dicastero: “Ministero dell’Amore” gli si addice proprio (se non avete letto 1984 cliccate qui per sapere cos’è il Ministero dell’Amore del Grande Fratello)

Alla luce del “Codice di condotta sull’incitamento all’odio on line” elaborato dalla Commissione Europea, con Facebook, Microsoft, Twitter e Youtube, il nostrano Ministro dell’Amore ha istituito un tavolo di lavoro cui appartengono associazioni ed enti di una sola parte politica ed ideologica:  guardate l’elenco pubblicato da La Verità.

censura_PD_GrandeFratello-min

 C’è anche l’ Associazione 21 luglio,  nata per far rispettare i diritti dei rom,  e non poteva mancare il Circolo Mario Mieli [chi volesse  approfondire può leggere qui: già da tempo si cerca di far salire in cattedra il Circolo Mario Mieli a “insegnare” educazione sessuale  ai nostri figli. E ancora oggi – a livello istituzionale – Mario Mieli viene celebrato pubblicamente], l’Arcigay,  ecc. Sarebbe interessante vedere se questi andranno a censurare i post violenti, diffamatori e le minacce di morte che certi blogger minori lanciano quotidianamente contro ProVita, il suo Presidente e i suoi collaboratori.

Come scrivevamo al procuratore di Sua Maestà e del Grande Fratello,  a un ragazzo che provava attrazione per i ragazzi un  “Tizio” su un giornale risponde: «Il tuo problema non è affatto una cosa sconosciuta. Tuttavia, richiede molta attenzione. Il tipo di sentimento che hai nei confronti dei ragazzi non è probabilmente una tendenza innata, ma qualcosa che è stato acquisito culturalmente. Le tue ragioni per adottare questa abitudine sono ora state soppresse coscientemente o inconsapevolmente represse. Pertanto, è necessario affrontare questo problema tornando ad alcune delle esperienze e delle circostanze che hanno portato all’abitudine. Per fare questo, suggerirei di vedere un buon psichiatra che ti aiuti a portare alla luce della coscienza tutte quelle esperienze e circostanze che ti hanno portato all’abitudine. Sei già sulla strada giusta per una soluzione, visto che onestamente riconosci il problema e desideri risolverlo».martin-luther-king_censura_Grande Fratello

Sarebbe da censura secondo  il Grande Fratello, questo post? Ebbene censurerebbero Martin Luter King.

Il problema di fondo è che le associazioni in elenco intendono il “discorso d’odio” in modo molto soggettivo e unilaterale.  La fattispecie di reato vaga consente discriminazioni ingiuste e arbitri: insomma, dà modo al Grande Fratello di decidere lui, di volta in volta, chi è censurabile e chi no.

Sarà interessante vedere come si pone la censura del Ministro Orlando e la psicopolizia del Grande Fratello di fronte alla comunità musulmana  che certamente non è di vedute molto larghe quanto a omosessualità e dintorni.

Il perseguire per omofobia i mussulmani non configurerà il reato d’odio contro le religioni?

Per quanto riguarda i Cristiani, il problema non si pone.  Per il Grande Fratello, il Cristianesimo non è una religione. E’ tollerato solo nella variante soft del “cattocomunismo”.

Ma con i mussulmani è diverso, si sa. C’è un’aura di politicamente corretto intorno all’Islam, di questi tempi. Come se la caverà la psicopolizia?

Quanto alla collaborazione della stessa psicopolizia con con Facebook, Microsoft, Twitter e Youtube, abbiamo pubblicato qui un post dedicato ai giganti dell’internet.

Redazione

 


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