05/12/2017

Perché NO al ddl sulle DAT: conferenza stampa in Senato

Oggi, al Senato, Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, organizzatore dei Family day, con numerosi parlamentari di un ampio schieramento hanno spiegato alla stampa le ragioni del “No” al ddl sulle Dat.

Gandolfini ha letto un messaggio del Card. Sgreccia, fondatore della prima scuola di bioetica personalista, che si è dichiarato radicalmente e fortemente contrario alla proposta di legge.

Sempre oggi il Presidente Grasso ha dichiarato che calendarizzerà la discussione la prossima settimana.

Il disegno di legge sulle DAT, il cosiddetto testamento biologico,  approvato dalla Camera nei mesi scorsi,  consente l’eutanasia omissiva perfino per quei pazienti stabilizzati che non sono in una fase terminale della malattia, pregiudicando gravemente il diritto all’autodeterminazione che i fautori della legge invocano come scusa per farla passare.

Il ddl introduce inoltre il concetto che idratazione e alimentazione siano terapie come le altre che la struttura sanitaria deve interrompere immediatamente su richiesta del malato.

Il medico, poi, è condannato ad essere il mero esecutore di volontà che egli può non condividere. Anche se sono state espresse molto tempo prima, anche se il soggetto – minore o incapace – non è in grado di esprimere la sua vera e libera volontà.

Questo è emerso dagli interventi di Marco Centinaio, capogruppo Lega Nord al Senato, del senatore della Lega Stefano Candiani; della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni; del capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri; dai parlamentari di Idea Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi; dal senatore di energie per l’Italia, Maurizio Sacconi , dal senatore Gian Luigi Gigli  e dal senatore Fabio Rampelli.

Erano presenti anche il dott. Renzo Puccetti, di Vita è, l’avv. Franco Cavallo del Centro Studi Rosario Livatino e il Presidente di ProVita Onlus Toni Brandi.

In rappresentanza del Family day sono intervenuti l’avv. Simone Pillon e il presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Massimo Gandolfini, che ha parlato come neurochirurgo ed esperto nelle condizioni di “disturbo prolungato di coscienza” e che si è fatto portavoce delle istanze di migliaia di medici italiani.

Redazione


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