19/11/2014

Progetti gender nelle scuole di Cagliari – Firma la petizione

Della situazione cagliaritana, Notizie ProVita ne ha dato notizia qualche settimana fa.
Il Comune di Cagliari lo scorso anno scolastico ha provato ad inserire nella programmazione scolastica progetti gender ma la sommossa dei genitori ha comportato un forzato retrofront.
Ora l’amministrazione comunale ha deciso di riprovarci ed i genitori, coordinati dall’Associazione Famiglie Numerose, sono di nuovo allerta.

Un contributo però possiamo darlo tutti: l’associazione SOS Ragazzi ha promosso una petizione contro questi progetti gender imposti nelle scuole ed a spese dei contribuenti.
I timori sull’indottrinamento “gender” che avevamo paventato con l’inizio del nuovo anno scolastico, purtroppo sembrano dare i loro primi segnali.

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Il Comune di Cagliari in Sardegna ha infatti recentemente ripreso in considerazione un progetto per “l’abbattimento degli stereotipi di genere ed educazione alle differenze nelle scuole cittadine”, sospeso dopo le proteste di genitori e delle Associazione Famiglie numerose e Giuristi per la Vita.

L’Associazione Agape si è infatti aggiudicata il bando pubblico promosso dalla Commissione Pari opportunità del Comune di Cagliari e finanziato dall’Assessorato alla Pubblica istruzione, con il progetto “Alla scoperta della differenza” che si pone i seguenti obiettivi:

• contrastare gli stereotipi di genere che producono segregazione e limitano la piena espressione e realizzazione della persona;
• far riflettere i bambini sulla propria identità di genere e sulle proprie aspirazioni e desideri;
• far emergere come ogni bambino ha percezione di sé in base alla propria identità di genere;
• sensibilizzare per far riconoscere e comprendere i concetti di diversità, pregiudizio, stereotipo nella vita quotidiana e nella cultura diffusa;
• far riflettere sulle discriminazioni e sulla positività della “differenza”.

I contenuti sono stati mascherati ed edulcorati, ma il progetto appare molto simile a quello bloccato in precedenza e ora rilanciato in altri due istituti.

Lo riferisce un’insegnante che sottolinea come durante la presentazione del progetto è stata proposta la teoria del gender , ovvero la convinzione che ognuno possa e debba costruire il proprio genere sessuale a suo piacimento e che il dato maschile/femminile sia privo di significato.

Questi contenuti non possono arrivare sui banchi di scuola!

Per contrastare tutto questo, SOS Ragazzi ha lanciato una petizione rivolta al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per chiederLe di prendere una posizione di ferma condanna nei confronti di queste iniziative.
Il rispetto e il riconoscimento della dignità di ciascuna persona non possono e non dovranno mai essere lo strumento per veicolare tra i più piccoli teorie distruttive che considerano il maschile e il femminile come una mera costruzione sociale, teorie senza alcuna base scientifica.

Se non l’hai ancora fatto, firma la petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, affinché programmi come quello approvato dal Comune di Cagliari siano bloccati e non arrivino sui banchi di scuola.
Come ci ricorda Papa Francesco “Con i bambini e i giovani non si può sperimentare”.

È ora di fare qualcosa di concreto per costruire una scuola in cui nessuno venga fatto oggetto di ingiuste discriminazioni e in cui non vengano veicolati agli studenti contenuti e teorie dannosi per la loro crescita, in palese violazione dei diritti dei genitori.

FIRMA LA PETIZIONE!

Redazione

 

 

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