24/04/2015

Propaganda LGBT: lo spot delle famiglie arcobaleno

La propaganda LGBT ha organizzato per il 3 maggio a Salerno la Festa delle famiglie (avete capito bene, si usa il termine famiglie rigorosamente al plurale, per indicare che ne esistono tanti tipi).

Per l’occasione, Famiglie Arcobaleno, ovvero l’associazione che riunisce le famiglie omogenitoriali italiane e che organizza l’evento, ha diffuso un video in cui lascia parlare i figli di alcuni associati.

Realizzato dal regista Marco Simon Puccioni, papà “insieme” al suo compagno Giampietro di due gemelli nati (e comprati) in California, il filmato ripropone le interviste fatte a diversi bambini “figli” (per modo di dire) di due mamme o due papà nel 2010, e poi quelle rifatte agli stessi adesso. Il fine è dimostrare che anche questi bambini crescono e crescono bene. Il fatto che i “genitori” siano omosessuali non conterebbe nulla, perché l’importante è volersi bene.

Si tratta di un vero e proprio strumento di propaganda, che non ha nulla da invidiare a quelli da sempre utilizzati nei regimi dittatoriali di qualsiasi specie. Non c’è bisogno di alcun commento particolare.

Qui si stanno perseguendo gli interessi egoistici di pochi sulla pelle dei bambini, che vengono strumentalizzati senza alcuno scrupolo e, anzi, in nome dell’amore

“Ai nostri figli – denuncia la presidente di Famiglie Arcobaleno Giuseppina La Delfa – manca ancora la garanzia di non vedersi mai allontanati da chi li ha voluti, fatti nascere, da chi li ha curati e amati” (ha dimenticato “comprati”). Buttarla sul sentimentalismo e sul caso pietoso è senza dubbio indispensabile perché il messaggio che si vuole veicolare passi e attecchisca.

Bludental

Ma noi chiediamo alla signora La Delfa: privare scientemente un bambino di un padre o di una madre significa amarlo? Un figlio si può volere come si può volere un diamante, una borsa, un paio di scarpe o un appartamento? Si può forse aver cura di lui insegnandogli che ogni pratica sessuale è bella e lecita? E, soprattutto, come avete fatto nascere questi bambini e come glielo spiegherete? Probabilmente non sarà così entusiasmante per un figlio venire a sapere che è frutto di un vero e proprio mercimonio di uteri, ovuli e sperma…

Qualcuno prima o poi riuscirà a provare almeno un po’ di vergogna per quello che sta accadendo?

 Federico Catani

 

 

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