30/03/2016

ProVita e Komov a Correggio: ecco di cosa hanno parlato

Le numerose conferenze di ProVita con Alexey Komov, in giro per l’Italia a più riprese per parlare a favore della vita e della famiglia naturale hanno sempre riscosso molto successo, ma hanno anche suscitato livore e a volte odio.

In particolare si è sollevato un vespaio di polemiche all’indomani degli incontri tenuti a febbraio a  Correggio, uno dei quali con degli studenti: è insorto inviperito l’Arcigay locale e la Presidente del circolo culturale Frassati – organizzatore del convegno – gli ha risposto per le rime.

Ora ci scrivono in prima persona i ragazzi che hanno assistito all’incontro. Ecco la loro versione dei fatti.  

Buongiorno,

siamo la classe II A scientifico del liceo “Rinaldo Corso”.

Il giorno 12 febbraio, insieme ad una nostra prof, abbiamo partecipato, con il consenso dei genitori, ad una conferenza organizzata dal circolo culturale “Pier Giorgio Frassati”, nella sala XXV Aprile, dal titolo “La difesa della famiglia in Italia e nel mondo”.

L’incontro era tenuto da Alexej Komov, ambasciatore russo del Congresso Mondiale della famiglia all’ONU e portavoce del Patriarcato di Mosca e da Antonio Brandi, presidente di ProVita Onlus.

La nostra presenza a questo convegno ha scatenato molte polemiche. Noi che eravamo presenti vi vogliamo raccontare cosa è realmente accaduto. La conferenza è iniziata con una relazione, tenuta da Komov, in inglese, riguardo a come le famiglie vivono in Russia e al loro stile di vita. Ci ha raccontato la storia del suo paese, gli errori che ha compiuto, ma anche le cose belle che spesso non vengono dette.

Komov ha parlato degli omosessuali solo per informarci che in Russia è vietato fare propaganda contro o a favore degli omosessuali ai bambini, utilizzando toni assolutamente garbati senza insultare nessuno.

Dopodiché è intervenuto Brandi che ci ha informato su temi come l’utero in affitto, l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali e la legge Cirinnà.

Ci ha anche mostrato dei dati, raccontato delle vicende e fatto degli esempi reali, ma non ha mai insultato gli omosessuali e non ci ha fatto una propaganda d’odio nei loro confronti.

Ci ha semplicemente esposto la sua idea riguardo all’argomento.

Alcuni ragazzi della nostra classe hanno partecipato alla conferenza nonostante fossero di un’opinione diversa da quella esposta.

Alla fine dell’incontro, sono rimasti della loro idea. Questo per spiegare come Komov e Brandi non ci hanno voluto fare il “lavaggio del cervello”, ma ci hanno solo esposto ciò che loro pensano.

Dal dubbio nasce la ricerca e dunque la conoscenza, fine per cui ogni giorno andiamo a scuola.

Con questo speriamo di aver chiarito un po’ le idee a tutti.

Classe 2a A Scientifico

 

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