19/05/2016

Referendum costituzionale: perché votare NO

Gira su Facebook un video tratto dalla trasmissione Il Gazebo di RAI3, in cui la senatrice Monica Cirinnà spiega perché bisogna andare a votare No al prossimo referendum costituzionale di ottobre.

Avete letto bene. Guardate il video, ascoltate ciò che dice la senatrice, e capirete perché bisogna votare no.

Noi di ProVita, con Gandolfini, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli, e tutte le altre associazioni pro famiglia, lo andiamo predicando da tempo. Il popolo del Circo Massimo ne è conscio. La procedura irregolare, illiberale e antidemocratica con cui si è addivenuti all’apporvazione della legge Cirinnà ha dato la controprova.

Se passa la riforma della Costituzione, se si elimina (sostanzialmente, anche se non formalmente) il Senato, grazie all’Italicum il partito di maggioranza relativa avrà potere assoluto nell’unica Camera in grado di sfiduciare il Governo, al vertice dello Stato ci sarà un presidente del Consiglio, espressione di un singolo partito, in grado di eleggere da solo il presidente della Repubblica e i giudici della Corte Costituzionale e di imporre nomine in tutti gli organismi più importanti della macchina statale.

Renzi ci ricorderemo_unioni civili_matrimonio gay_referendum_family day_circo massimoPrenderebbe forma così un sistema che non ha eguali in tutto l’Occidente democratico dove, invece, vengono di solito garantiti tutta una serie di pesi e contrappesi tesi al bilanciamento dei poteri e a garantire la rappresentanza democratica di tutti i corpi sociali. Persino lo stabile presidenzialismo Usa prevede infatti che la Casa Bianca e il Congresso possano essere controllati da rappresentanti di due partiti di segno opposto, spiega La nuova Bussola Quotidiana.

Eutanasia, liberalizzazione delle droghe e adozioni gay passerebbero senza colpo ferire (e senza confronto democratico).

E prima di tutto, come dice la stessa Cirinnà davanti alle telecamere, il matrimonio egualitario sarà una priorità per il PD. PD che avrà la maggioranza assoluta alla Camera.

Quando Zoro, nell’intervista, fa notare alla Cirinnà che il Pd e il Parlamento sono due cose distinte e che alcune leggi vanno cambiate insieme agli altri partiti, viene subito interrotto: “E no, il Pd è l’unico partito che ha cambiato questo Paese e poi in ottobre finalmente sanciremo la fine del bicameralismo perfetto – dopo di che faremo il congresso del Pd dove tutte le mozioni conterranno il matrimonio egualitario e, infine, il prossimo Parlamento farà il matrimonio egualitario con il Pd che sarà partito di maggioranza”. “Forse anche l’unico” fa notare Zoro con ironia, “Magari!” sottolinea la relatrice del testo sulle unioni civili.

In pratica stanno dicendo che dopo ottobre ce sta una camera sola dove facciamo quello che ce pare”, rincara la dose Zoro mostrando più capacità di sintesi e acume politico di molti editorialisti di lunga fama.

Si poteva immaginare: agli orfani del PCI il Partito Unico di staliniana memoria è sempre rimasto nel cuore.

[Nella foto di repertorio: Mao, Bulganin (primo ministro sovietico), Stalin, Ulbricht (premier Germania Est), Tsedenbal (dittatore mongolo),  a una festa di compleanno di “Baffone”].

Redazione


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