03/08/2013

” Se potessi tornare indietro”: riflessioni sull’aborto

E’ stato senza dubbio un successo il convegno sull’aborto tenuto giovedì 1 agosto scorso alle ore 18.30, nel salone del seminario in Vico Ginnasio a Teano. Un interessante convegno organizzato dal Consultorio Familiare della Diocesi di Teano -Calvi in collaborazione con l’associazione per la vita No194 e che ha visto anche la presenza di volontari arrivati da Salerno e Pompei. Al convegno, intitolato “Se potessi tornare indietro: riflessioni sull’aborto. Le conseguenze psicologiche dell’aborto”, hanno partecipato infatti diversi medici e volontari impegnati in prima linea nella difesa della vita, alcuni dei quali provenienti da Salerno e Pompei come padre Giuseppe Lungarini del Consultorio familiare di Pompei e Romanelli del Movimento perla vita. Ricco e qualificato il programma della giornata. Tre in particolare, sono stati gli aspetti su cui si sono confrontati i relatori a proposito dell’aborto. Il dialogo materno – fetale pre impianto, le conseguenze psicologiche dell’aborto e le alternative all’aborto: i metodi naturali ed il controllo della fertilità in età adulta e giovanile. Sui vari temi hanno relazionato la dottoressa Annamaria Caiazza, medico e Direttrice del consultorio diocesano, la dott.ssa Clotilde Borreca psicologa e consulente presso lo stesso consultorio, la dott.ssa Laura Badolato, insegnante del metodo Billings ed altri metodi naturali. Sono intervenuti inoltre la dott. ssa Emilia Imbriglio, consulente presso il consultorio diocesano, il preside Paolo Mesolella, Presidente provinciale dell’associazione No194 che ha condotto l’incontro. Durante l’incontro sono stati proiettati anche due documentari: il primo del prof. Noia sulla simbiosi materno- fetale ed il secondo, “L’urlo silenzioso” del ginecologo americano prof. Bernard Nathanson. Un documento scioccante che getta nuova luce sulla traumaticità dell’aborto volontario. Dopo il saluto della Direttrice Caiazza, la dott.ssa Imbriglio ha spiegato che il convegno è nato dai risultati di un progetto avviato dal consultorio presso le classi tere della scuola media finalizzato all’educazione socio-affettiva e sessuale con la dott.ssa Rachele Tessitore e le psicologhe Fiorentino, De Felice e Frasca. “L’attaccamento madre – feto – ha spiegato poi la dott.ssa Borreca è inconscio, ed inizia subito dopo il concepimento anche nelle donne che decidono di abortire, per cui in un secondo momento sono prese da sensi di colpa e dalla sindome post abortiva caratterizzata da depressione, isolamento, ansia e perdita di stima di se”.
La dottoressa Badolato, docente del metodo Billings da vent’anni, invece ha spiegato ai presenti l’utilità del metodo anche nel caso di infertilità; passando in rassegna anche altri metodi come quello di Ogino – Knaus, il metodo della temperatura basale ed il metodo dell’ovulazione che consiste nel far conoscere alla coppia i giorni di fertilità, in relazione al muco cervicale, per potersi regolare.

di Paolo Mesolella
Fonte: Il Mezzogiorno

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