05/05/2017

Sentinelle in Piedi: le piazze del 6 e 13 maggio

Di fronte agli attacchi alla libertà d’espressione e di coscienza, di fronte agli attacchi contro la vita le Sentinelle in Piedi scendono ancora in piazza.

Le Sentinelle in Piedi per la libertà di pensiero e di parola

Nelle ultime settimane stiamo assistendo a una nuova strategia per silenziare ogni voce contraria al pensiero unico, attraverso l’imposizione delle leggi sulla cosiddetta omofobia non più a livello nazionale, bensì regionale. Si punta a imbavagliare una regione alla volta, con la solita scusa della lotta alle discriminazioni e al bullismo.

Apri fila è stata la Regione Umbria che a inizio aprile ha approvato la prima legge regionale italiana sull’omofobia, un rimpasto del ddl Scalfarotto, che prevede una serie di misure volte a imporre l’agenda Lgbt in ambito lavorativo, scolastico e sanitario, dall’insegnamento della teoria del gender nelle scuole all’indottrinamento degli insegnanti, fino alla promozione di eventi gay; dall’istituzione di un osservatorio regionale con il fine di intimidire chiunque cerchi di resistere ai diktat arcobaleno, a percorsi privilegiati di inserimento lavorativo per chi si definisce Lgbt.

Le Sentinelle in Piedi per il diritto dei genitori di educare i propri figli

Dopo l’Umbria, a inizio maggio è stata la volta della Campania, che ha approvato una legge diretta sulla carta al contrasto del bullismo e, in particolare, del bullismo omofobico, asserendo in quest’ultimo caso un generico aumento di episodi di violenza, senza tuttavia fornire alcun dato ufficiale. Anche in questo caso si tratta, in realtà, di un pretesto volto a favorire l’ingresso nelle scuole di associazioni come l’Arcigay, finanziando con soldi pubblici dei corsi che mirano a inculcare l’ideologia gender in bambini e adolescenti e privano di fatto i genitori del diritto di educare liberamente i propri figli. Non solo i Comuni dovranno stanziare risorse per favorire i progetti Lgbt nelle scuole, ma anche le Asl saranno obbligate a finanziare interventi a sostegno di due concetti privi di base biologica, come l’orientamento sessuale e l’identità di genere, con la conseguenza tra l’altro che per i veri problemi sanitari ci saranno sempre meno fondi.

Le Sentinelle in Piedi per la libertà di stampa e su internet

Questo succede mentre si cerca da anni e su diversi fronti di introdurre il reato d’opinione. Ci hanno tentato col ddl Scalfarotto «sull’omofobia» già approvato alla Camera, ma il cui iter è stato in seguito bloccato anche grazie alle veglie delle Sentinelle in Piedi. Poi si è cercato di farlo passare col ddl su bullismo e cyberbullismo e ora, in una veste ancor più subdola e pericolosa, ricompare nel ddl 2688 sulle cosiddette fake news, il cui vero fine non è quello di punire chi diffonde notizie false, bensì di silenziare tutte le voci dissonanti rispetto a ciò che il potere vuole che si dica.

Se questi o analoghi testi dovessero diventare legge, potrebbe essere a rischio la libertà di esprimere pubblicamente legittimo dissenso senza venire accusati e perseguiti. Potrebbe non essere più possibile esprimere opinioni ad esempio contrarie all’aborto, alle unioni civili o alle «creative» decisioni di Tribunali quali quelli di Milano, Trento e Firenze, che contro ogni senso della giustizia e del rispetto delle leggi hanno emesso sentenze ideologiche, che ratificano una barbarie come l’utero in affitto e arrivano a trattare un bambino come se fosse unicamente il mezzo per soddisfare un inesistente «diritto al figlio».

Le Sentinelle in Piedi per il rispetto delle vita dei più vulnerabili

Sulla stessa scia si comprende che potrebbe non essere più possibile dirsi contrari alla legge sul biotestamento, ora in discussione in Parlamento. Testo che, pur non nominando mai esplicitamente questo termine, di fatto apre all’eutanasia. Questo ddl rende «disponibile» un bene indisponibile come la vita, perché introduce l’idea che sia la cosiddetta «qualità» della vita a determinare se essa sia degna di essere vissuta oppure no. Prevede che la nutrizione e l’idratazione, cioè dare cibo e acqua a un malato, possano essere equiparati a trattamenti medici e quindi possano essere arbitrariamente sospesi. Orienta la medicina non alla cura del paziente, ma all’assecondare una volontà di suicidio, che la legge impone anche alle cliniche e agli ospedali cattolici, i cui dirigenti non avranno perciò il diritto all’obiezione di coscienza, perché costretti a garantire l’esecuzione di pratiche eutanasiche. La legge si applicherebbe tra l’altro ai minorenni, quindi anche ai bambini, aprendo così la strada a ogni abuso come già avviene in altri Paesi quali Belgio, Francia, Olanda e Regno Unito.

Le Sentinelle in Piedi per la democrazia e lo Stato di diritto

L’ultimo esempio di questa deriva culturale, che svilisce la dignità intrinseca di ogni persona, lo abbiamo avuto il 2 maggio con la decisione del Tribunale di Milano, dove due pm hanno chiesto di archiviare il caso del radicale Marco Cappato, che a febbraio aveva accompagnato Dj Fabo a suicidarsi in Svizzera. Per giustificare la loro scelta arbitraria, in totale spregio alle norme vigenti (l’art. 580 c.p. prevede da cinque a dodici anni di reclusione per chi agevola un suicidio), i due magistrati hanno letteralmente inventato un “diritto alla dignità della vita”, intendendo con ciò anche l’idea perversa secondo cui un paziente che soffre in modo da lui ritenuto “intollerabile” vivrebbe una vita indegna.

Di fronte a questa deriva, di fronte a questo attacco alla libertà d’espressione e di educazione, alla giustizia e alla verità, noi non vogliamo e non possiamo rimanere indifferenti.
Ecco perché scendiamo in piazza.

Cesena: sabato 6 maggio 2017, alle ore 18.30, in piazza del Popolo;
Trieste: sabato 6 maggio 2017, alle ore 18, in piazza Sant’Antonio Nuovo;
Stezzano (BG): sabato 13 maggio 2017, alle ore 17, in piazza Libertà.

La libertà è troppo preziosa per stare a guardare mentre il potere la schiaccia. Per questo, ancora una volta, le Sentinelle si alzano in piedi.

Le Sentinelle in Piedi


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NO all’eutanasia! NO alle DAT!

#chiudeteUNAR


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