20/02/2015

Una casa per l’evangelizzazione della famiglia

In Valcamonica provincia di Brescia, immersa nel verde, c’è una casa di spiritualità (qui sopra un’immagine di uno dei cortili) “per l’evangelizzazione della famiglia”: i singoli, le coppie, le famiglie, i gruppi possono ritrovarsi per esercizi spirituali, per pregare e stare insieme e trascorrere momenti di condivisione oppure possono partecipare ai programmi offerti dall’associazione che la gestisce. 

Si tratta della Casa Sant’Obizio, gestita dall’associazione Gruppo Lot Regina della Pace.

Siamo lieti di aver potuto conversare direttamente con l’iniziatore dell’associazione, Luca Di Tolve, che ci ha rilasciato questa intervista in esclusiva.

Tutti conoscono la sua storia: il libro, “Ero gay”, nella sua nuova edizione Città Nuova del 2015, nonostante il boicottaggio che ha subito e che continua a subire, è molto venduto. Anzi, diciamo a chi non lo trovasse in libreria di non arrendersi: può ordinarlo on line su Amazon o sul sito di Luca http://www.lucaditolve.it/

 – Dunque, Luca un giovane gay bello, ricco, di successo anche in campo lavorativo, impegnato nell’Arcigay e nell’International Gay Travel Association, attivo anche nella propaganda dell’ “orgoglio gay”,  a un certo punto si rende conto di non essere felice, anzi. Per grazia incontra la Madonna e si converte…

– Non è stato così semplice. Sono stato sì, salvato dalla grazia di Dio, ma il Signore ha agito gradualmente. Ha chiesto l’accettazione libera della mia volontà al progetto che aveva su di me.

Anzitutto mi è caduto l’ideale: avevo creduto in quei disvalori che abbiamo ereditato dal ’68: libertarismo radicale, amore libero universale... Ma ad un certo punto mi sono reso conto che era una facciata, era una finzione, dietro c’era il nulla. Ho cominciato ad essere stufo di quel tipo di vita. Davo colpa del mio malessere al mondo che è un po’ omofobo.

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La cappella della Casa di spiritualità per famiglie Sant’Obizio, ad Angolo Terme (BS)

Invece non è vero. Se in Italia ci fosse davvero l’omofobia non avremmo tanti omosessuali in Parlamento, al Governo, in posti di prestigio, nel mondo dell’arte e della cultura…

Dopo che ho scoperto di essere sieropositivo, nel 1996,  e aver visto tanti amici intorno a me morire di AIDS, mi sono riavvicinato a Dio e alla preghiera, ma continuavo a frequentare gli ambienti LGBT. Pretendevo di tenere il piede in due staffe. Volevo bene al Signore, e pretendevo di condurre una vita “sana” in quell’ambiente per me malsano. Dentro avevo comunque un vuoto e a poco a poco ho capito che “non volevo più essere gay”. Sono certo che moltissimi omosessuali hanno sperimentato tutto questo.

La vita in quel mondo patinato di lusso, e di lussuria, raffinatezza, piacere sfrenato, dietro è marcia. Se agli omosessuali – come nel film Matrix – si offrisse una pillola per diventare eterosessuali, credo che la stragrande maggioranza l’accetterebbe. Il disagio, in quella condizione, è la situazione in cui si trova imprigionata la maggioranza dei gay e purtroppo per verificare ciò che dico i fondi destinati alla ricerca scientifica e la propaganda mediatica sono solo a senso unico, direi fermi al 1968:  è antidemocratico e scorretto.

Oggi si dice che gay si nasce…

– Non è vero. Anche Platone diceva che l’omosessualità è contro natura.  E’ un dato evidente. Gli omosessualisti pretendono il diritto di rivoltarsi contro la naturaE la scienza lo dimostra. Solo che è scienza che non ha finanziamenti e non ha risonanza mediatica (il contrario di uno come Veronesi, per esempio). Ma i dati ci sono, e nel libro ne parlo: certe malattie si trasmettono prevalentemente attraverso rapporti omosessuali: i rischi di contagio per i gay sono molto più alti che per gli etero. E non si tratta solo dell’HIV.

Allora, quando hai cominciato a stare male interiormente, cosa hai fatto?

– Ho cominciato a frequentare gruppi di preghiera e di spiritualità, di tutti i tipi, da CL al Rinnovamento. E sono passati anni di travaglio interiore, dal 2000 al 2005, in cui leggevo, studiavo, anche il Magistero della Chiesa. Sono stato conquistato dalla spiritualità mariana. E ad un certo punto, come racconto nel libro, ho avuto un’esperienza forte … mistica.

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Uno dei cortili interni della residenza Sant’Obizio

Poi ho conosciuto – quasi per caso – le teorie del  professor Nicolosi. Secondo queste l’omosessualità è in realtà “eterosessualità latente”. Se la persona desidera riscoprire la sua mascolinità, o femminilità, quella datagli dalla natura, adeguatamente aiutato e sostenuto in un cammino di conversione, può ritrovare la sua reale identità.

Nel profondo, dietro a tutto, ci sono delle ferite dolorose che risalgono all’infanzia e all’adolescenza (nel mio caso l’abbandono da parte di mio padre). Sono quelle ferite che devono essere guarite. A questo è servita la terapia riparativa di Nicolosi.

Del resto l’OMS riconosce il disturbo F66, il “disordine della maturazione sessuale”, cioè un’ insufficiente maturazione nella scoperta di sé. Io ho avuto la fortuna di incontrare professionisti seri e competenti e soprattutto il programma  “Living Waters” che pone in essere una sorta di  “Cristoterapia” alla luce della teologia del corpo di Giovanni Paolo II. Living Waters aiuta persone sofferenti a causa di problemi e ferite a livello emotivo, relazionale, sessuale e d’identità, e presenta Gesù Cristo come l’unica vera risposta per l’umanità ferita.

 – “Omofobia interiorizzata”, direbbero alcuni ...

– Non è vero. Ti trovi davanti a un vuoto… E’ il bisogno di verità sull’uomo e nell’uomo che chiama, che chiede una risposta.

Del resto tutte le teorie del gender e le istanze degli attivisti LGBT non sono basate su nessuna solida ricerca scientifica. E’ solo ideologia. L’ideologia sessantottina, come dicevo prima, che ha portato alla derubricazione dell’omosessualità da parte dell’APA. Dietro c’è tutto un mondo di potere, il mondo radical chic, i liberal americani, gli ideologi del vietato vietare, del sesso libero,  del femminismo radicale, c’è il potere economico delle grandi multinazionali che hanno bisogno di consumatori-non-pensanti, impegnati a fare sesso e ad apparire… Questi poteri forti, che si sono ben infiltrati nell’APA, nell’ONU e nelle sue agenzie, nei luoghi del potere economico e politico mondiale, hanno in mente il dominio in un “mondo nuovo”: in questo contesto l’omosessualismo è solo uno dei tanti strumenti.

 – Quindi ci sono soldi dietro l’ideologia omosessualista?

L’organizzazione dei Gay Pride costa miliardi: chi li stanzia? Riescono a muovere Hillary Clinton, Lady Gaga. Personaggi che non si  muovono mai gratis.

Hanno – grazie ai soldi – il potere sui media. Basta guardare cosa dicono di me (dai sevizi delle Iene, a quello che gira su internet), il boicottaggio, lo stalking, la persecuzione che ho subito e che subisce chiunque osi parlare su questi temi secondo verità.

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 – Torniamo alla tua conversione:  hai cominciato una vita nuova, un cammino dentro di te che ti ha portato alla scoperta della Verità dell’uomo e della verità su te stesso: ora sei sposato e hai una splendida bambina.

Quindi hai fondato il gruppo Lot: spiegaci di cosa si occupa.

– L’associazione fa apostoli di Maria Regina della Pace perché si realizzi la profezia di Fatima e ci sia un tempo di amore e di Pace in Cristo. La sua specificità è quella di sostenere l’identità ferita dell’uomo e della donna: non è un percorso solo per omosessuali.

Da tempo, soprattutto dal 1968, è in corso una battaglia culturale che riguarda la persona umana e in particolare la sua identità sessuale, Uomo, Donna, Vita. Noi sosteniamo la verità del Magistero e del Catechismo della Chiesa Cattolica, proponendo, con la collaborazione di esperti, un aiuto a tutte le persone sofferenti e in disagio che portano dentro di sé ferite e dipendenze a livello emotivo, relazionale, d’identità sessuale, di abuso e di violenza, che hanno difficoltà nell’avere sane e buone relazioni, con il fine di ritrovare la propria identità, in Cristo.

Non offriamo un percorso psicoterapeutico. E’ un percorso di “auto aiuto” e di “Cristoterapia”. Il percorso si chiama “Adamo, Eva, dove siete?”, ed è come il percorso “Living Water” che ho fatto io e che hanno fatto tanti altri ragazzi come me che oggi hanno ritrovato la serenità: molti sono sposati, con minimo due figli!

Da qualche tempo abbiamo avuto in dono una struttura, che è un centro di evangelizzazione per la Famiglia. Accogliamo gruppi di laici, sacerdoti, realtà parrocchiali, famiglie, gruppi di preghiera che intendono ritrovarsi insieme per praticare esercizi spirituali, per incontrarsi insieme ad altre famiglie per pregare e condividere le proprie esperienze, per trascorrere i campi ricreativi estivi coi giovani e adolescenti e per percorsi di evangelizzazione.

Spesso si fa confusione e si pensa che sia una casa di accoglienza per persone omosessuali, ma sono voci sbagliate e spesso di persone che vogliono infangare il nome della casa!

 – Dove si trova questa vostra casa?

– E’ ad Angolo Terme, in provincia di Brescia, in Val Camonica, vicino a Boario. Si chiama Casa Sant’Obizio, http://www.casasantobizio.it/.

La casa è strutturata su due corpi residenziali autonomi che consentono alle diverse realtà ospitate di programmare le loro giornate in assoluta autonomia. Dispone di  camere singole, doppie e triple dotate di servizi con doccia e con ascensore, e anche di camere multiple adatte soprattutto alle famiglie e ai gruppi parrocchiali;  c’è una cappella con 90 posti, varie sale per i diversi usi e  per la ricreazione dei  bambini, sale da pranzo e cucina attrezzata, un parco meraviglioso, un campo da calcio e un ampio parcheggio. C’è sia la possibilità che i gruppi si possano autogestire da soli oppure utilizzare la formula in pensione completa.

Questa estate faremo una bella festa della famiglia così da poter passare insieme una giornata di preghiera, divertimento  e condivisione. Vi faremo sapere con precisione la data in modo che tutti gli amici di Notizie ProVita possano partecipare.

 -E’ un luogo che consigliamo caldamente a tutti i nostri lettori. Trascorrere una o più giornate a casa Sant’Obizio è anche un modo per aiutare economicamente la vostra associazione… Un’ultima domanda: cosa pensi delle associazioni LGBT che vanno nelle scuole a tenere corsi sull’affettività, sul bullismo, sulla discriminazione?

– E’ pericolosissimo: sono persone che possono spaventare, avere un influsso psicologico negativo sulla personalità sensibile di ragazzi in via di sviluppo. E poi, lo Stato, attraverso la scuola,  non deve essere pervasivo nella sfera intima dei giovani: a meno che non sia uno stato maoista!

Stiamo attenti a questa propaganda: non è una battaglia solo dei cattolici: è una battaglia per la vita. In questo senso l’associazione Gruppo Lot appoggia la vostra petizione per una scuola che insegna e non indottrina.

Ti ringraziamo, Luca, per il tempo che ci hai dedicato. Notizie ProVita sarà sempre pronta a dare pubblicità alle tue iniziative e alle attività della tua associazione. Per la verità, per la famiglia, per l’umanità, per la vita.

Francesca Romana Poleggi

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