16/04/2018

Una veglia di preghiera per Alfie e...”ci alzeremo in piedi”

Ci è stata recapitata per conoscenza la lettera che un fedele di Reggio Emilia ha scritto al suo Vescovo, chiedendogli di indire una veglia di preghiera per  Alfie Evans e per tutti i bambini uccisi prima e dopo la nascita da questa società mortifera.  Ci è sembrata un’idea lodevole. Tutti coloro che si definiscono credenti potrebbero prendere iniziative analoghe. 

A nostro modesto parere ci sarebbe solo una correzione da fare: non “la Chiesa”, ma “alcuni uomini di Chiesa” si stanno mostrando insensibili a questa deriva mortifera...

Il Vescovo ha comunque risposto (potete leggere qui)

Eccellenza Reverendissima,
Mons. Massimo Camisasca

mi chiamo Alessandro Corsini, sono un fedele di Reggio Emilia, le scrivo in questo momento particolare in cui la sacralità della vita umana viene vilipesa e violentata più che mai, dal suo concepimento fino agli ultimi istanti del proprio cammino terreno, oltrechè da leggi omicide che da decenni consentono uno sterminio “silenzioso” di milioni di innocenti in tutto il mondo, in queste ore, dall’annunciato martirio del piccolo Alfie Evans, la cui vita, unica e irripetibile nella sua bellezza, è stata definita “futile” da un tribunale inglese.
Ebbene le scrivo come rappresentante di diverse persone che spontaneamente, spinte da un moto inarrestabile di ribellione a questo Male assoluto dei nostri tempi, le chiedono di indire in tempi brevi una Veglia di preghiera pubblica per tutti gli innocenti barbaramente uccisi nel grembo materno, o lasciati morire di fame e sete perchè considerati “inutili” nella loro disabilità, e per tutti quei malati a cui è stata rubata la Speranza e l’Amore vendendoli per trenta denari al carnefice di turno, sacerdote della moderna cultura eutanasica.

Le chiediamo questo come suoi figli, le chiediamo di alzarci tutti insieme, lasciando da parte divergenze passate, perchè nessuno più tocchi Alfie Evans, perchè Alfie Evans oggi è il Fronte, non un fronte, in cui combattere la Buona Battaglia di Battezzati in Cristo. Solo il Signore può sapere se Alfie Evans sia l’ultima diga, oltre la quale le acque putride di questa satanica cultura della morte invaderanno spazi al momento apparentemente protetti, anche impensabili, come la Chiesa stessa!

Vogliamo questo per la nostra amata Madre Chiesa? Vogliamo questo per questa umanità dimentica di Dio?
Alziamoci Eccellenza! Alziamoci tutti insieme, come Chiesa reggiana, fosse anche l’unica in tutto il mondo a farlo, ma facciamolo perchè tutto questo silenzio agli occhi di Dio è assordante,

“un grido si ode in Rama, un lamento e un pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata perchè non sono più”

Con la presente email di richiesta di una Veglia pubblica di preghiera, di supplica al Padre e alla Vergine Immacolata, vogliamo come primo passo coinvolgerla in quanto suoi figli, per riempire il silenzio vergognoso e l’ambiguità con cui la Chiesa “non” sta affrontando questa deriva; dietro al mio nome posso assicurarle che ci saranno tante realtà e tanti amici, tutti uniti in questa battaglia: il Comitato Beata Giovanna Scopelli, le Sentinelle in Piedi, rappresentanti del Popolo della Famiglia, l’associazione Renovatio 21, la Compagnia della Buona Morte, i gruppi stabili SP, e moltissimi altri fedeli desiderosi di alzarsi in piedi come, non tanti anni fa, comandò un Papa polacco gridando a pugni chiusi davanti a milioni di giovani!

Le chiedo umilmente celerità nella risposta, per quanto possibile, in quanto gli eventi davanti a noi si presentano imminenti e cruciali. Vorrei soltanto sapesse che noi fedeli non ci fermeremo di fronte ad un ulteriore silenzio, ma forti dell’Amore verso Cristo e la Sua Chiesa, anche senza i suoi rappresentanti gerarchici, scenderemo in trincea armati di rosario e litanie, ancora una volta, tutti insieme uniti per Alfie e per tutte le vittime innocenti!

La ricordo con amore filiale nelle mie preghiere,

In Fede

Alessandro Corsini

“Ci alzeremo in piedi ogni volta che

la vita umana viene minacciata...

Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita

viene attaccata prima della nascita

Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha

l’autorità di distruggere la vita non nata...

Ci alzeremo quando un bambino viene visto

come un peso

o solo come un mezzo per soddisfare un’emozione

e grideremo che ogni bambino

è un dono unico e irripetibile di Dio...

Ci alzeremo quando l’istituzione del matrimonio

viene abbandonata all’egoismo umano...

e affermeremo l’indissolubilità del vincolo coniugale...

Ci alzeremo quando il valore della famiglia

è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...

e riaffermeremo che la famiglia è necessaria

non solo per il bene dell’individuo

ma anche per quello della società...

Ci alzeremo quando la libertà

viene usata per dominare i deboli,

per dissipare le risorse naturali e l’energia

e per negare i bisogni fondamentali alle persone

e reclameremo giustizia...

Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti

vengono abbandonati in solitudine

e proclameremo che essi sono degni di amore,

di cura e di rispetto”.

(Giovanni Paolo II)

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