20/02/2013

Uno sportello che salva i bimbi destinati all’aborto

Le mamme che arrivano in ospedale con l’intenzione di interrompere la gravidanza vengono invitate ad un colloquio con i volontari del Cav. Lo scopo è far cambiare loro idea

Una sorta di ultimo appiglio per le mamme giunte in ospedale per abortire. Ha aperto nel nuovo nosocomio cittadino, dopo tre anni di attesa, lo sportello sognato e voluto dal “Cav”, il Centro aiuto alla vita di Vimercate, presieduto dal noto medico ginecologo Michele Barbato. A darne notizia è stato il presidente in occasione di una conferenza convocata per fare il punto sulle attività del centro durante il 2012 e sui progetti futuri. Lo sportello è una vera e propria ancora di salvezza per le mamme. Da qualche settimana, infatti, le donne che si recano in ospedale per interrompere la gravidanza trovano volantini e pieghevoli che le informano dell’apertura del nuovo punto di ascolto gestito dal Cav all’interno della struttura. E già alcune di queste hanno accettato di incontrare i volontari del Cav prendendo quindi tempo per riflettere ulteriormente sulla drammatica scelta di abortire. “Finalmente, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della direzione generale dell’ospedale siamo riusciti ad aprire questo sportello – ha spiegato barbato – l’obiettivo è fornire alle mamme intenzionate ad abortire un’ultima possibilità di scelta. Spesso infatti le donne che decidono di interrompere la gravidanza lo fanno perchè sono disperate e credono che non ci sia un’alternativa. Non è così e quindi è giusto informarle, aiutarle a capire, lasciando naturalmente a loro l’ultima decisione”.

In sostanza le mamme che lo vorranno potranno bussare direttamente alla porta dell’ambulatorio, per ora aperto solo il giovedì dalle 14,30 alle 18. Qui troveranno ad accoglierle e ad ascoltarle volontari del Cav che hanno seguito una formazione ad hoc. “Accoglieranno la mamma e innanzitutto la faranno parlare – ha spiegato ancora Barbato – molto spesso infatti il gesto estremo di abortire nasce dall’impossibilità di confrontarsi, di capire che ci può essere un aiuto, un’ancora di salvezza”.

Chi fosse interessato può comunque contattare il servizio ad ogni ora del giorno e della notte lasciando un messaggio alla segreteria telefonica collegato al numero 039.6657765. “E presto avremo anche un numero di telefono attivo 24 ore su 24 perchè le mamme che vivono una situazione così delicata hanno bisogno di aiuto immediato e tempestivo. Una telefonata andata a vuoto può segnare il destino del bimbo che portano in grembo – ha concluso Barbato – cercheremo anche di sensibilizzare ulteriormente il personale medico e infermieristico dell’ospedale. E’ importante che tutti sappiano di questa possibilità”.

di Lorenzo Teruzzi

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