19/07/2015

[Video] Gender a scuola e l’indifferenza del Ministro

Quando scoppiò lo scandalo del Gioco del Rispetto, un esempio concreto di ciò che vuol dire (dis)educare i bambini secondo l’ideologia del gender, l’On. Fedriga propose un’interrogazione parlamentare alla Giannini.

La risposta fu tiepida (della cosa abbiamo parlato qui) e ci ha ricordato che a volte gli umani sono come gli struzzi...

Ricordiamo ai lettori che, come sta scritto nero su bianco sulle schede del gioco, tra le attività proposte ai bambini c’è quella di toccarsi, ascoltare il battito, esplorare il corpo altrui e scoprire le differenze, in particolare nell’area genitale.

gioco-del-rispetto-gender-copertina(Se volete leggere le schede e le linee guida del gioco, cliccate qui e scorrete la pagina fino in fondo: per fortuna a suo tempo, abbiamo scaricato il loro materiale, dal loro sito, ilgiocodelrispetto.org, sul nostro server, perché ora MAGICAMENTE questo materiale da internet è scomparso. Chissà come mai. Certamente loro sono in buona fede, ottima fede, per carità. Ma se ciò che dice Fedriga  – che legge il testo nel contesto – non è vero, perché non viene sbugiardato con i documenti, nei fatti, non a parole?

Ora ci è giunto sottomano il video dell’interrogazione parlamentare in questione. Ascoltare le voci e vedere i volti è bene: proponiamo ai  nostri lettori di dare un’occhiata. Impiegheranno solo pochi minuti.

Crediamo che possano condividere la sensazione che abbiamo provato. La reazione del Ministro,  di fronte alle esplicite spiegazioni del Leghista, è davvero sorprendente.

Se questa è l’indifferenza delle istituzioni – e tutto quello che è accaduto dal tempo dell’interrogazione (marzo) ad oggi  lo dimostra – davvero è necessario rimboccarsi le maniche ed agire.

Bisognerebbe davvero che vedessero questo filmato quelli che – anche nei commenti, in questo portale – hanno tentato di difendere Il Gioco del Rispetto.

Davvero bisognerebbe far vedere questo breve filmato a tutti coloro che ancora dicono che il gender non esiste ed è tutta un’invenzione degli “omofobi catto-fascisti”.

Redazione

 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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