Centro d’aiuto alla vita e Azienda ospedaliera di Varese: la sinergia dà frutti. E col progetto Nasko sostegno alle donne che non rinunciano a diventare mamme
Aborti in calo del 10%: a Varese e Cittiglio aumentano le nascite di nuovi bambini negli ultimi due anni. Si è passati da 549 nei primi mesi del 2011 a 499 nel 2013. Per aiutare i genitori in difficoltà sono stati istituiti centri Cav (Centro di aiuto alla Vita).
A Varese la sede si trova all’ospedale Filippo del Ponte, al piano terra, ed è aperta lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10 alle 12.
Un dato chiaro, in linea con i numeri degli ultimi anni che vede una diminuzione del numero delle nascite a livello locale, regionale e nazionale; vedendo invece aumentare la percentuale di genitori stranieri.
La maggioranza delle richieste di aiuto arriva da donne straniere in un rapporto di 3-1.
“In questo contesto demografico e sociale – commenta la dottoressa Anna Iadini, referente della Direzione medica per l’ospedale Del Ponte – appare sempre più rilevante la salvaguardia della vita e la capacità delle strutture sanitarie di essere vicine alle mamme, anche grazie alla collaborazione con i volontari dei Cav”.
L’accesso allo sportello è aperto a tutti, anche se i maggiori fruitori sono cittadini stranieri. Per eventuali problemi di comunicazione, i volontari del centro mettono a disposizione un colloquio che viene inserito subito dopo la prima visita per Ivg (interruzione volontaria della gravidanza).
“La diminuzione del numero di aborti tra Varese e Cittiglio – sottolinea Donata Magnoni, coordinatrice dello sportello Cav attivo all’ospedale Del Ponte, dove opera insieme con altre quattro volontarie – conferma che la strada intrapresa è quella giusta, anche se ne resta ancora tanta da percorrere. All’attività di ascolto e accoglienza che ci impegna quotidianamente, segue poi l’attivazione del progetto Nasko, promosso da Regione Lombardia”.
Il progetto Nasko, istituito nel 2010, ha infatti dato un impulso fondamentale al settore. Per l’attività di sostegno alle gravide in difficoltà la regione ha stanziato dei fondi a tutela della maternità e a favore della natalità. “I centri Cav sono stati riconosciuti dalla Regione come interlocutori autorevoli ed esperti su tali argomenti – continua Magnoni -, offrendo una rete operativa che nel nostro territorio coinvolge il Cav di Varese, di Malnate e della Valceresio, in stretta collaborazione con Regione, Asl di Varese e Azienda ospedaliera”. Nel 2012 a Varese sono stati attivati, dal Cav, 32 progetti Nasko e a settembre 2013 sono arrivati a 109.