22/10/2017

Vita: una canzone che rompe gli schemi

«Mi è venuta un’idea camminando per strada, da quest’idea mi sono messo al pianoforte ed ho iniziato a scriverla». È grazie a questa intuizione che Cristiano Paolini ha dato vita a Non ti avrei delusa, una canzone che interpreta le parole ed i sentimenti di un bambino rivolti alla madre che lo vuole abortire.

«Volevo dare voce a chi non ha voce – afferma Cristiano – così, nel febbraio 2013, ho cominciato ad elaborare il testo e la musica con mio fratello, Andrea». Il risultato è stato eccezionale ed in grado di superare ogni aspettativa.

Il brano, registrato nel maggio 2015, è stato ascoltato quello stesso mese presso il palco della Marcia Nazionale per la Vita, tenutasi a Roma, da tutto il popolo pro-life lì presente. Fu proprio in quella occasione che una semplice canzone, sfuggita all’inganno del pensiero unico, è stata in grado di suscitare fastidio in chi l’ha testualmente definita «perfino più molesta della Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci».

«Il destino di quelle piccole vite – spiega Cristiano, commentando il suo testo – è il disprezzo più totale». Non meritano un nome, una identità. La vita dei bambini abortiti, cui è precluso l’avere una culla, non sarà accolta nemmeno da una bara: «Ad aspettarmi c’è un sacco di plastica nera», dice il bambino nella canzone.

Di tutte quelle persone che gridano nelle piazze affermando che l’aborto è un diritto della donna – ricorda il testo – e che le farà bene (sarà vero?) non c’è nessuno che pensa anche ai diritti del bambino ed alla sua vita in pericolo. E nel momento in cui la donna abortisce, chi resta accanto a lei? Perchè le piazze sono di colpo deserte e accrescono il vuoto di chi è in preda ai traumi post-aborto?

«Pensavo che se questa canzone fosse riuscita ad aiutare una sola vita – racconta Cristiano – ne sarei stato immensamente ripagato». E questo è successo, anche più di una volta! Il nostro impegno quotidiano in difesa della vita umana porta sempre frutto, anche se fatto di tanti piccoli gesti, come quello di Sara, membro, come Cristiano, delle Voci del Verbo (gruppo giovanile cattolico pro-life). Dopo aver fatto ascoltare Non ti avrei delusa a una ragazza ormai pronta ad abortire, infatti, quest’ultima ha deciso di tenere la bambina.

Non mi dilungo oltre. Invito ciascuno ad ascoltare e diffondere Non ti avrei delusa. Chissà che qualcuno, un giorno, non vi scriva, come a Sara, queste parole: «Grazie ancora, sei una persona stupenda e l’autore della canzone mi ha salvato la vita! Quando la notte guardo Miriam mi rendo conto che non poteva essere un grumo di cellule, ma solo mia figlia, solo Miriam, e per questo non potrà mai deludermi!».

Luca Scalise


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