01/01/2019

La liberazione della donna, su Notizie Pro Vita di Gennaio 2019

La liberazione della donna, su Notizie Pro Vita di Gennaio 2019

Secondo il pensiero unico dominante, le donne hanno dovuto aspettare i primi del Novecento, o - meglio ancora - il Sessantotto, per essere “liberate”. E della loro “liberazione” - sempre secondo la vulgata - devono ringraziare il movimento femminista, grazie al quale hanno ottenuto il riconoscimento dei diritti e della parità dignità con l’uomo: questa è una delle tante idee false e bugiarde che sono ormai radicate nella mente dei più e che per amore di Verità bisogna confutare.

Da un lato la storia dimostra - come scrive uno storico di spessore come Francesco Agnoli a pag.14 - che il merito dell’emancipazione vera della donna va dato al Cristianesimo, fin dai suoi primi secoli: Schopenhauer diceva che il Cristianesimo è quella «religiosità esaltata» che ha determinato la «venerazione fantastica della donna e del valore cavalleresco, dunque Dio, la dama e la spada, i contrassegni di ciò che è romantico». 

Dall’altro lato, la realtà attuale ci dimostra che negli ultimi vent’anni l’ideologia di genere ha completato quella che è una vera e propria opera di disumanizzazione della donna e della maternità: del resto i nostri Lettori sanno bene che il gender è una della più subdole e perverse manifestazioni di quella cultura della morte che è tesa alla destrutturazione della persona e della società. Un’opera tanto maligna può compiersi solo se si distrugge alla radice la famiglia: dapprima con l’annichilimento del padre e dell’autorità, e poi con l’abolizione della donna - madre: alcuni già dicono che “mamma” è solo un concetto antropologico.

L’Anno Nuovo comincia con la festa della Madre di Dio: un omaggio alla Donna che, parafrasando Dante, è tanto grande e tanto vale. È in particolare alle donne, quindi, che Notizie Pro Vita vuol dedicare questo primo numero del 2019, con tanti cari auguri a tutti.

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