25/12/2013

Bimbo sopravvive a tre tentativi di aborto e fa cambiare idea alla mamma

Una bellissima storia arriva dall’Inghilterra, una storia che riassume in sé tutta la forza esplosiva che esprime una vita che nasce.

Una ventiquattrenne single decide di abortire, sentendosi impreparata ad accogliere un altro figlio oltre a quello di 19 mesi che già aveva, e si reca presso una clinica specializzata. La sua gravidanza è in fase avanzata, giunta ormai alla 22esima settimana. I medici, contravvenendo peraltro alla normativa che regola l’utilizzo della pillola abortiva, somministrano la RU486 alla donna.

Dopo i primi due tentativi andati a vuoto, viene garantito alla giovane donna che al terzo il bambino non sarebbe sopravvissuto. E, quindi, procedono.

Uscendo dalla clinica, in macchina, il bimbo si fa sentire a modo suo, muovendosi nel ventre di quella che, solo in quel momento, comprese di essere madre e non più semplicemente una donna incinta, come la cultura materialista e mistificatrice della realtà vorrebbe. La ragazza, in un impeto d’istinto, si reca all’ospedale Hope Hospital di Manchester, racconta ai medici la disavventura vissuta nella clinica abortiva e chiede loro di fare di tutto per far vivere il suo bambino.

Il bimbo, dopo aver lottato con tutte le sue forze per nascere, superando tre tentativi di aborto, nasce di lì a quattro giorni: con i suoi 2, 27 kg il piccolo è prematuro ma forte. Tanto forte da aver combattuto per la vita sia nell’utero materno che dopo, nei successivi 6 mesi di cure attaccato ad un respiratore.

I medici sono rimasti affascinati dall’energia e dall’attaccamento alla vita del piccolo, tanto da volerne raccontare la storia sul Journal of Obstetrics and Gynecology.

La forza di questa storia ha un’ulteriore importanza nell’esser riusciti, una volta per tutte, a togliere il velo di Maya che cela le procedure abortive praticate in innumerevoli cliniche. Basti pensare come, ad esempio, moltissimi bambini sopravvivono nascendo alla 23esima settimana e, come ha affermato Julia Millington, direttore della ProLife Alliance, “la gente sta percependo di più la barbarie di quello che lasciamo succedere, mettendo sotto gli occhi di tutti bambini formati che la legge permette siano uccisi”.

Il miracolo della vita che lotta per sé e aiuta a risvegliare un’umanità sorda al richiamo della legge naturale.

Redazione

Leggi l’articolo sul portale web Tempi.it.

 

Blu-Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.