20/10/2017

Gender: all’Univerona è ormai di casa

Continuano a scriverci studenti veronesi molto perplessi (per usare un eufemismo) circa i progetti all’Università scaligera che sono decisamente improntati all’ideologia Gender.

Dall’ultima segnalazione ricevuta, pare che il 6 dicembre sarà discusso in sede il progetto HEALTH4LGBTI promosso dall’Università di Verona – vedere per credere – e finanziato con i soldi pubblici il quale avrebbe come finalità quella diminuire le diseguaglianze in ambito sanitario vissute da persone con diverso orientamento sessuale (lesbiche, gay, bisessuali, transgender and intersessuali – LGBTI)”... (perchè scientificamente parlando siamo tutti uguali, giusto?).

Ma l’Università di Verona non è affatto nuova a pubbliche manifestazioni della teoria Gender (altro che “il Gender non esiste”), anzi, sono anni che si mostra sempre più “all’avanguardia” in questo senso. Infatti, l’Ateneo, che già in passato aveva messo in atto la proposta di un doppio libretto universitario per i transessuali ed i transgender,  nel 2012 ospitò un convegno, intitolato “Dalla scoperta di sè alla transizione il percorso medico/psicologico per le persone transessuali e transgender”, presentato affermando che:

“La transessualità è la condizione di una persona la cui identità di genere non corrisponde al proprio
corpo biologico e che, sovente, persegue l’obiettivo sia di un cambiamento fisico che della propria
condizione sociale.”

Non c’è più chiara manifestazione di questa su quanto l’ideologia Gender sia penetrata ovunque nell’ambito della Pubblica Istruzione, nonostante la falsa smentita del Ministro.

Inoltre, non è difficile trovare, fra le proposte formative dell’Ateneo scaligero, anche numerose iniziative che si riempiono la bocca di parole come discriminazione (e tante altre simili) per mostrare come benefici gli scopi di organizzazioni militanti volte a promuovere il Gay Pride con tutta la sua carovana di “valori”.

Per ultimo, ma di una serie ancora molto, troppo lunga, come non ricordare che con i soldi pubblici, quelli presi dalle nostre tasche, sono stati finanziati progetti davvero “illuminanti” come questo...

Insomma, lascio al buon senso di ognuno il compito di tirare le conclusioni circa l’invasività dell’indottrinamento generato dalla dittatura del pensiero unico improntato ideologicamente al gender.

Luca Scalise


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