13/06/2019

Maggiori probabilità di cancro al seno per i transgender: nuovi studi

Secondo un recente studio di ricercatori olandesi, gli uomini che vivono in uno stato di confusione di ‘genere’ e che fanno uso dell’ormone estrogeno per la “;transizione” verso l’”identità” femminile stanno aumentando drammaticamente il proprio rischio di cancro al seno.

Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal e condotto da ricercatori del VU University Medical Center di Amsterdam, ha scoperto che i “;trans donne” – cioè uomini in ‘transizione’ – che fanno uso della terapia ormonale hanno avuto più di 46 volte la probabilità di soffrire della malattia, riferisce MedPage Today, giornale di medicina. Le donne ‘confuse’ che assumevano il testosterone per “;passare” al genere maschile, nel frattempo, avevano quasi 60 volte più probabilità di sviluppare il cancro al seno. Lo studio ha seguito pazienti adulti presso la clinica di Amsterdam del VU University Medical Center, che tratta oltre il 96% dei casi di ‘confusione di genere’ nei Paesi Bassi. Sono stati osservati 2.260 uomini e 1.229 donne. Il ‘transgenderismo’ quindi aumenta i rischi di cancro in più sia per gli uomini che per le donne, sono fatti della scienza medica e sperimentale con i quali ci si deve confrontare apertamente e cordialmente, ma non si possono negare.

«Questo suggerisce che il trattamento ormonale aumenta il rischio di cancro al seno nelle persone transgender rispetto al rischio iniziale basato sul sesso assegnato alla nascita», hanno affermato i ricercatori. Mentre la probabilità è aumentata drammaticamente, i ricercatori hanno sottolineato che il numero assoluto è rimasto piccolo (18 casi su 2.260 “;donne trans” e quattro casi su 1.229 “;uomini trans”), ma il rischio percentuale in questi casi è quello che deve indurre gli scienziati a valutare i pericoli. Il principio di precauzione è, nonostante le campagne pro transgender in tutto il mondo, ancora valido in ogni campo, incluso quello medico.

La sintesi ampia dello studio dettagliato in lingua inglese è disponibile sul sito della rivista British Medical Journal.

Altre ricerche indicano che la terapia ormonale transgender comporta altri rischi, in particolare tra i minori. Lo scorso anno, sugli Annals of Internal Medicine è stato pubblicato  uno studio che ha scoperto che le donne “;transgender” (uomini) che usufruivano di terapie ormonali avevano l’80-90% di probabilità in più di subire un ictus o un attacco cardiaco rispetto alle donne naturali. Altri studi hanno scoperto che anche il cosiddetto completo intervento chirurgico di riassegnazione di genere non riesce a risolvere l’accresciuta tendenza degli individui confusi sul genere a praticare autolesionismo e suicidio, a confermarlo sia uno Svedese del 2011, sia la ricerca sui trangender fatta nel 2015 negli Usa.

Con delicatezza ci permettiamo di ricordare che la natura e la difesa della sua originalità e ricchezza biologica deve essere rispettata e tutelata, ogni stravolgimento e abuso producono danni irreparabili. Non solo Greta Thunberg ma anche i promotori della ideologia ‘gender e transgender’ sembrano aver dimenticato questo aspetto cruciale della ‘umana natura’.

Luca Volontè

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