05/01/2014

Aborto e tumore al seno

Le donne che hanno avuto almeno un aborto hanno 626 volte più probabilità di sviluppare il cancro al seno rispetto alle donne che non avuto aborti. Lo ha scoperto un nuovo studio in India e ne dà notizia lifesitenews.com.

Lo studio pubblicato nell’ultimo numero dell’Indian Journal of Cancer indica che l’aborto aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore al seno, confermando quanto riportato da altri precedenti studi. Secondo gli autori sembrerebbe che il tessuto epiteliale della mammella permanga in uno stato proliferativo che aumenterebbe la suscettibilità alla carcinogenesi.
L’articolo evidenzia anche altri fattori di rischio correlati ai comportamenti avuti dalle donne nell’età fertile.

Gli autori affermano che le donne che consumano pillole contraccettive orali hanno un rischio 9,5 volte più alto di ammalarsi di cancro al seno rispetto alle donne che non usano tali farmaci.

“Abbiamo trovato un impiego a lungo termine di pillole contraccettive orali più elevato tra le donne che soffrono di cancro al seno rispetto a quelle sane”- riferisce il Dott. Umesh Kapil, uno degli autori dello studio indiano.

Nella relazione, il dottor Kapil ha spiegato che il cancro è causato dall’esposizione delle cellule del seno agli ormoni ovarici.Questo studio suggerisce che l’utilizzo a lungo termine di pillole contraccettive ormonali, che contengono estrogeni e progesterone, può aumentare il rischio di cancro al seno, confermando così altri studi precedenti.

Oltre al più alto numero di aborti e ad una storia di utilizzo della pillola contraccettiva orale, anche l’insorgenza precoce delle mestruazioni, la maggiore età al matrimonio, l’età più elevata al primo parto, la minore durata dell’allattamento al seno ed una storia familiare di cancro al seno sono tutti fattori associati ad un significativo aumento d’incidenza del cancro al seno. Gli autori ricordano che la prima gravidanza “induce cambiamenti irreversibili che rendono il tessuto del seno stesso meno suscettibile agli stimoli carcinogenetici o comunque riduce lo stimolo cancerogeno al seno.”

I ricercatori hanno rilevato che le donne che avevano una età al matrimonio maggiore hanno un rischio di ammalarsi di cancro al seno maggiore.

Anche l’età più elevata al primo parto è associata ad un rischio maggiore di ammalarsi di tumore al seno.

Gli autori, in accordo con nozioni già ampiamente acquisite dalla letteratura scientifica, sottolineano che l‘allattamento ha anche un effetto fisico diretto sul seno, come i cambiamenti nelle cellule epiteliali duttali del seno che ne favoriscono la resistenza agli agenti cancerogeni.

In particolare, nello studio in questione, il rischio di cancro al seno aumentava di 14,9 volte nelle donne che avevano allattato meno di 13 mesi. La durata media dell’allattamento al seno nei casi di cancro era di circa 11 mesi, mentre nel gruppo di controllo è stata di circa 21 mesi.

Lo studio suddetto è stato condotto presso l’All India Institute of Medical Sciences ( AIIMS ) di Nuova Delhi, un ospedale di alta specializzazione di III° livello, di riferimento nella regione.

Trecentoventi casi consecutivi di donne con cancro al seno recentemente diagnosticati nei dipartimenti AIIMS di Oncologia chirurgica sono stati confrontati con un numero uguale di individui sani, che costituivano il gruppo di controllo.
L’età media delle donne era 45,5 anni. La maggioranza delle partecipanti allo studio viveva in aree urbane. Tutte le donne erano sposate e la maggior parte di entrambi i gruppi erano casalinghe.

Il team di ricerca AIIMS ha concluso che “i risultati di questo studio rivelano una forte associazione dei comportamenti delle donne durante l’età fertile con il cancro al seno nella popolazione indiana.”
Il testo integrale dello studio AIIMS intitolato “Reproductive factors and breast cancer: A case-control study in tertiary care hospital of North India” è disponibile qui.

Anna Fusina

Fonte: Vita Nascente

 

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