31/05/2013

Chimere

“Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto” (Inferno, 26, 136)

Il delirio di onnipotenza degli scientisti crea, clona e distrugge embrioni, e impianta nei cervelli dei topi cellule umane.

Gli scienziati dell’Oregon Health & Science University  hanno pubblicato ieri sulla rivista online Cell la notizia che sono riusciti a clonare embrioni umani, e li hanno fatti vivere per 7 giorni, per estrarne le  cellule staminali. Hanno – ovviamente – ignorato  il fatto che le cellule staminali embrionali non hanno mai aiutato i pazienti umani e anzi spesso provocano tumori, quando vengono  iniettate. La cosa purtroppo negli USA non è illegale. Però non può essere finanziata con denari pubblici. Il dirigente dell’ufficio legale del NRLC (National Right to Life Committee), Douglas Johnson, ha ribadito la ferma opposizione dei gruppi pro life a che il Congresso modifichi il vigente Dickey-Wicker Amendment che vieta di finanziare con fondi federali la creazione di embrioni umani per fini di ricerca, cioè  vieta la creazione di allevamenti di embrioni umani.
La creazione di persone in laboratorio solo per usarle come donatori dei cellule, e quindi per distruggerle,  è un abuso denunciato anche da molti che non condividono le convinzioni della Chiesa Cattolica sulla vita umana. Se questo divieto morale dovesse cadere, si aprirebbero scenari inquietanti: arriveremo presto alla produzione di bambini clonati come “copie” di altre persone, e gli esseri umani saranno considerati sempre di più come prodotti, realizzati su ordinazione, per soddisfare i desideri di altre persone.  E’ bene inoltre ricordare che la creazione degli embrioni sottopone comunque delle donne sane a procedure di stimolazione ovarica che mettono a repentaglio la loro salute e la loro fertilità.
Ma molti (pseudo) scienziati non sono disposti ad arrestarsi di fronte a quelli che – irresponsabilmente – considerano pregiudizi oscurantistici. Tant’è vero che molti plaudono agli esperimenti condotti  negli ultimi mesi, dall’Università del Wisconsin e dell’Università di Rochester (New York) che hanno creato delle chimere neurali uomo-animale. Hanno iniettato nei topi una immunotossina per distruggere una parte del loro cervello, l’ippocampo, che è associato con l’apprendimento, la memoria e il ragionamento spaziale. Poi  hanno sostituito le cellule danneggiate con cellule di embrioni umani. Le cellule hanno proliferato. E alla fine hanno ottenuto topi particolarmente intelligenti.
Qualcuno si è chiesto quali  diritti dovremmo assegnare, in futuro, a topi con cervelli umani?
Anche un consesso laico come la British Academy of Medical Sciences , nel 2011 (http://www.reuters.com/article/2011/07/21/us-science-animal-human-idUSTRE76K7Q220110721) ha invocato regole precise per limitare la creazione di ibridi e chimere.
Ma molti si rifiutano di prendere in considerazione certe intuizioni etiche di comune buon senso e ritengono che la ricerca scientifica non debba essere limitata della legge naturale. E considerano “di destra” chi si provi a ragionare in tal senso.
E allora il compito di fermare questo delirio di onnipotenza è affidato soprattutto alla società civile. A ciascuno di noi, a ciascuno di voi che ora state leggendo questo articolo. Ciascuno ha il dovere di fare cultura in tal senso, di intervenire nei dibattiti e nelle discussioni, di scrivere ai giornali e alle televisioni, per ricordare che la Natura vive di regole ben precise che l’uomo ha il dovere e il piacere di scandagliare e di capire (… Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza…), ma quando l’uomo si adopera per stravolgerle e violarle, le conseguenze sono sempre e solo morte e distruzione (…Noi ci allegrammo, ma tosto tornò in pianto).
Rileggiamoci l’Ulisse di Dante.

di Francesca Romana Poleggi

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