07/02/2018

La Buona Notizia #848 – Contro il diabete, allatta!

La Buona Notizia di oggi pone l’accento sulla salute delle donne e sui vantaggi derivati dalla maternità. Avere figli, oppure non averli non è infatti la stessa cosa: sia in termini psicologici e di benessere generale, legati all’adesione piena alla vocazione femminile, sia in termini di salute fisica.

Vi siete per esempio mai chiesti come mai tante suore o tante donne che non hanno partorito, arrivate attorno alla menopausa subiscono un’operazione o addirittura l’asportazione dell’utero? I dati sono lampanti, in proposito: se non “utilizzato”, è più facile che insorgano problemi all’utero, così come sono ormai noti i benefici che il bambino nel grembo materno apporta alla mamma, sia durante la gestazione (andando per esempio a curare parti lesionate o malate, grazie alla cellule embrionali totipotenti), sia in seguito (e c’è chi parla di benefici che perdurano per decine d’anni).

La Buona Notizia di oggi interessa tuttavia ancora un altro aspetto: quello dell’allattamento, e i benefici ad esso legati.

Allattare si può sempre? Allattare si deve? Allattare fino a quando? Le scuole di pensiero sono veramente tante: ci limitiamo qui a dire, in termini molto generali, che salvo rarissimi casi tutte le donne hanno la possibilità di allattare (e che tutti i bambini tollerano il latte materno, salvo patologie) e che questo gesto è di grande beneficio per il bambino: non solo in quanto riceve un nutrimento adatto alla sua crescita, e che gli trasmette anche protezione e immunità da determinate malattie (si pensi all’importante tema dei vaccini: se la mamma ha fatto – per esempio – la varicella, durante l’allattamento trasmette l’immunità al bimbo, cosa che non avviene se la donna è invece stata vaccinata), ma anche perché l’allattamento contribuisce in maniera importante alla costruzione di una relazione solida mamma-figlio, favorendo un attaccamento sicuro.

Insomma, se era già pressoché noto che l’allattamento fa bene a bimbo e mamma (riduzione di tumori all’ovaio e al seno), oggi si aggiunge un nuovo tassello a supporto di questa tesi: allattare fa bene anche perché diminuisce anche la possibilità di sviluppare il diabete, indipendentemente dalla presenza di diabete gestazionale, dallo stile di vita, dal peso e da altri fattori di rischio metabolici emersi prima della gravidanza.

Scrive l’Healthdesk: «Per trent’anni i ricercatori della Kaiser Permanente, l’organizzazione sanitaria con sede a Oakland in California,  hanno monitorato la salute di 5mila adulti alla ricerca dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari ed ecco cosa hanno scoperto: “Abbiamo trovato un’associazione molto forte tra la durata dell’allattamento al seno e il  minor rischio di sviluppare il diabete – ha dichiarato Erica P. Gunderson della Kaiser Permanente Division of Research, a capo dello studio – anche dopo aver considerati tutti i possibili fattori di rischio coinvolti”. Le donne che allattano al seno per un periodo di sei mesi o più guadagnano una riduzione del rischio di diabete del 47 per cento rispetto alle donne che non hanno mai allattato. La protezione diminuisce con la riduzione dei mesi di allattamento: le donne che hanno allattato per meno di 6 mesi possono contare su una riduzione del rischio del 25 per cento. Detto in altri termini: “L’incidenza del diabete – spiega Gunderson – diminuisce in modo graduale con l’aumento della durata dell’allattamento”».

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione


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