19/07/2013

La “contraccezione” di emergenza può porre fine alla vita di un essere umano unico e irripetibile

La FDA [Food and Drug Administration, dipartimento del Governo USA] ha approvato l’accesso, senza prescrizione, al Plan B  per le ragazze che abbiano compiuto 15 anni. L’amministrazione di Obama ha deciso di fare appello contro la decisione di un giudice federale distrettuale, chiedendo che Plan B sia disponibile per le minorenni (senza un limite verso il basso). Ci sono al momento almeno 59 casi che minacciano l’”HHS Mandate”  – quella parte dell’Obamacare in cui si richiede che quasi tutti i piani di assicurazione sanitaria coprano, senza compartecipazione alla spesa, tutti i farmaci e i dispositivi etichettati dalla FDA come “contraccettivi”, incluso Plan B e Ella.
E, scatenate dalla discussione sui media, le opinioni cominciano a volare: dagli editoriali ai commenti su facebook, l’opinione prevalente sembra essere che la “contraccezione di emergenza” prevenga le gravidanze. Perciò dov’è il problema?

Il problema è che la “contraccezione di emergenza” può porre fine alla vita di un organismo umano che si sta già sviluppando: questo significa che non si tratta di prevenire una gravidanza, ma di porre fine a una vita umana.

E’ scientificamente stabilito che durante il processo di fecondazione viene ad esistere un organismo umano distinto e nuovo. Gli esempi in letteratura scientifica abbondano:
•    “La fusione tra uno spermatozoo e un ovulo inizia la vita di un organismo che si riproduce per via sessuale ”.
•    “Il ciclo della vita di un mammifero inizia quando lo spermatozoo entra nell’uovo ”.
•    “La fecondazione è il processo in cui i gameti maschili e femminili si uniscono e producono un individuo geneticamente distinto ”.
•    “L’ovidotto o Tube di Falloppio è la regione anatomica in cui inizia ogni nuova vita di una specie di mammiferi. Dopo un lungo viaggio, gli spermatozoi incontrano gli ovociti nell’area specifica dell’ovidotto chiamato ampolla, e la fecondazione ha inizio”.
•    “La fecondazione – la fusione dei gameti per produrre un nuovo organismo – è il culmine di una moltitudine di processi cellulari complessi e regolati ”.
Anche la definizione fatta propria dal Governo conferma che la vita inizia con la fecondazione. Secondo l’Istituto Nazionale della Salute , la fecondazione è il processo di unione di due gameti (ovulo e spermatozoo) “per mezzo del quale il numero di cromosomi viene ripristinato e si dà inizio allo sviluppo di un nuovo individuo”.

Perciò, la vita di un nuovo essere umano ha inizio con la fecondazione. Ovviamente, alcuni farmaci impediscono che la fecondazione abbia luogo, evitando che vi sia la fusione tra spermatozoo e ovulo. Tuttavia, se tali farmaci vanno oltre e impediscono l’impianto nell’utero, essi causano la morte di un essere umano già esistente, negandogli la protezione e la nutrizione che gli sarebbe stata data con l’impianto. Protezione e nutrizione necessari affinché l’essere umano continui a vivere.

Ci riferiamo a questo come a un meccanismo post-fecondazione.

La FDA  riconosce che Plan B può impedire l’impianto di un embrione umano che si sta già sviluppando. Inoltre, la FDA scrive  sul proprio sito: “Plan B agisce in primo luogo bloccando il rilascio di un ovulo dall’ovaio (ovulazione). Ciò può impedire l’unione di spermatozoo e ovulo (fecondazione), ma se la fecondazione ha già avuto luogo, Plan B impedisce a un ovulo fecondato di attecchire nell’utero (impianto)”.

La stessa spiegazione viene fornita dalla Duramed Pharmaceuticals, la casa produttrice di Plan B One Step. La Duramed  afferma che Plan B One Step funziona in tre possibili modi: 1) impedendo l’ovulazione; 2) impedendo la fecondazione, tramite alterazione del trasporto tubarico dello spermatozoo e/o dell’ovulo; 3) alterando l’endometrio, in modo da inibire l’impianto.

Impedendo l’impianto, Plan B mette fine alla vita di un essere umano che si sta già sviluppando. Pertanto, ha un meccanismo di azione post-fecondazione. Similmente, gli studi  confermano che il “contraccettivo di emergenza” Ella è pericoloso per un embrione umano. L’etichettatura stessa della FDA  nota che Ella può “influire sull’impianto”. Uno studio  finanziato dal produttore di Ella, la HRA Pharma, spiega che Ella può “mettere in pericolo l’impianto”. In particolare, all’incontro del gruppo consultivo della FDA  per Ella, il Dr. Scott Emerson, un professore di Biostatistica presso l’Università di Washington e membro del gruppo, sollevò la questione che un basso tasso di gravidanze tra le donne che avevano assunto Ella quattro o cinque giorni dopo il rapporto sessuale suggerisse che il farmaco aveva un effetto “abortivo”.

Perciò è questo il problema. La “contraccezione di emergenza” (come Plan B e Ella) può avere effetto anche dopo la fecondazione e prevenire l’impianto dell’embrione, cioè porre fine alla vita di un essere umano già in fase di sviluppo.

Rendendo Plan B disponibile per le minorenni, le ragazze potranno porre fine alla vita dei loro bambini senza che ci sia stato un coinvolgimento parentale e senza conoscere veramente gli effetti del farmaco. Permettere la vendita senza prescrizione medica per i “contraccettivi di emergenza” rende semplice per i “predatori sessuali” porre fine alla vita di un piccolo essere umano e coprire la loro attività criminale. E obbligando i datori di lavoro a provvedere la copertura assicurativa per la “contraccezione di emergenza”, pena le multe salate previste dall’Obamacare, si rende obbligatorio il pagamento di farmaci che mettono fine a vite umane, senza riguardo ad obiezioni religiose o di coscienza.

Questo noi lo definiremmo un “bel problema”, di proporzioni (in)costituzionali.

Traduzione a cura di Matilde Scattolin

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

di William Saunders e Mailee Smith

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